Lunedì 6 Maggio 2024

Intercettazioni, riforma approvata. Pm deciderà se rilevanti

Dall'uso dei trojan alla tutela dei giornalisti che pubblicano materiale intercettato: ecco cosa cambia punto per punto. Soddisfazione del Pd, proteste da Forza Italia

Un tecnico al lavoro (Ansa)

Un tecnico al lavoro (Ansa)

Roma, 21 dicembre 2019 - Dopo oltre 6 ore di Consiglio dei Ministri è stato approvato un decreto legge inerente le intercettazioni per modificare la riforma Orlando, varata due anni fa dal Governo Gentiloni, la cui entrata in vigore era stata via via prorogata fino al primo gennaio prossimo. E' quello approvato oggi dal Consiglio dei ministri, dopo l'accordo raggiunto giovedì sera nell'ultimo vertice di maggioranza in materia di giustizia. "Elaboriamo un sistema moderno e digitale: ci saranno maggiori garanzie per trovare un punto di equilibrio tra l'esigenza delle indagini, la tutela della riservatezza e il diritto di difesa". Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede su Facebook.

Riforma delle intercettazioni

La riforma delle intercettazioni si applicherà ai procedimenti penali "iscritti dopo il 29 febbraio 2020". Per quelli in corso varranno le regole attualmente in vigore. Vediamo le principali novità introdotte con il decreto.

Supervisione del Pm

Sarà il pubblico ministero - e non la polizia giudiziaria come previsto dalla precedente riforma - a dover selezionare il materiale per stabilire quali siano le intercettazioni di rilievo per le indagini e quelle, invece, irrilevanti. "Il pubblico ministero dà indicazioni e vigila affinchè nei verbali non siano riportate espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dai personali definiti sensibili dalla legge, salvo che si tratti di intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini", recita un articolo del decreto.

Più spazio alla difesa

Gli avvocati difensori potranno avere accesso a tutto il materiale di intercettazione depositato, senza i limiti che invece stabiliva la riforma Orlando. I difensori "per via telematica hanno facoltà di esaminare gli atti e ascoltare le registrazioni ovvero di prendere cognizione dei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche" e "possono estrarre copia delle trascrizioni e fare eseguire la trasposizione della registrazione su idoneo supporto".

No rischi per i giornalisti

Il giornalista che pubblica l'intercettazione non rischia più di essere incriminato per violazione di segreto d'ufficio. Restano sostanzialmente le regole in vigore oggi.

Uso dei Trojan

Il 'virus-spia' Trojan potrà essere utilizzato per reati puniti con pene sopra i 5 anni commessi da pubblici ufficiali o da incaricati di pubblico servizio contro la Pubblica amministrazione.

Deposito solo in via telematica

Il deposito degli atti e dei provvedimenti relativi alle intercettazioni è eseguito esclusivamente in forma telematica. -

Archivio digitale

Nell'archivio digitale tenuto sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica, saranno custoditi i verbali, gli atti e le registrazioni delle intercettazioni. Ogni eventuale accesso o rilascio di copie sarà annotato in apposito registro, gestito con modalità informatiche con indicate data, ora iniziale e finale, e gli atti specificamente consultati. 

Soddisfatto il Pd, proteste di Forza Italia

Soddisfatto il Pd che con il responsabile Giustizia Walter Verini parla di "modifiche tecniche che erano state concordate e che saranno applicate entro il 2 marzo. Si tratta di una riforma importante non solo per il PD che l'ha sostenuta nella scorsa legislatura, ma per il Paese. Si rafforza questo strumento investigativo per colpire gravi reati, si garantisce il diritto all`informazione per quelle di rilevanza penale, si garantisce il rispetto della privacy per quelle non rilevanti. È, nell'insieme, una norma di civiltà. Ora subito al lavoro per le norme che garantiscano tempi certi per i processi".

Dura la protesta di Forza Italia. La capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini ha parlato di "ennesima forzatura alle regole costituzionali e alle dinamiche che dovrebbero caratterizzare un sistema parlamentare" nelle stesse ore in cui "si consuma la totale obliterazione delle prerogative di una delle due Camere rispetto all'esame e all'approvazione della legge di bilancio".