In poche ore nel Reggiano sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia, il terreno già inzuppato e i canali non sono stati in grado di assorbire l’enorme quantità d’acqua e gli abitanti di un’ampia porzione di pianura e di quartieri della città si sono svegliati in un incubo. Un migliaio di persone, residenti dei comuni di Cadelbosco, Castelnovo Sotto, Bagnolo e Gualtieri sono state invitate dalla protezione civile ad abbandonare le loro case o a salire ai piani alti. Tra le 4,45 tra le frazioni di Cadelbosco Sotto e Santa Vittoria di Gualtieri, il torrente Crostolo ha rotto l’argine. Attorno alle 6,30 sono stati il canalazzo Tassone a spaccare in almeno due punti vicino alla frazione di Villa Seta, ed il Cavo Cava in due punti a Castenovo.
A Bagnolo i vigili del fuoco hanno portato in salvo con i gommoni tre famiglie, con tre bambini, un adolescente e sei adulti. Danni ingenti anche in alcune aree della città, dove il Crostolo ha sfiorato quota 9 metri, il Rodano, il Modolena e vari canali sono tracimati allagando strade, sottopassi e diverse abitazioni. Situazione critica ed allagamenti a Gavasseto; allagati i piani bassi di alcune abitazioni a Gavassa e Marmirolo. La macchina della protezione civile si è mossa in modo rapidamente, con centinaia di volontari, tecnici della Bonifica dell’Emilia Centrale, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine in campo per presidiare le strade, evacuare le persone rimaste intrappolate, organizzare l’accoglienza degli sfollati, e le squadre anti sciacallaggio. A Cadelbosco sono stati allestiti un dormitorio nella palestra comunale e una mensa con cucine da campo nella tensostruttura del bocciodromo, mentre la parrocchia ha dato la disponibilità di accogliere altre persone. Disabili e persone anziane hanno trovato ricovero nelle Case di Riposo della zona. A metà pomeriggio sul posto è arrivata una colonna mobile della Croce Rossa dal Centro Italia, che ha affiancato l’Anpas. Fortunatamente molti sfollati hanno potuto contare sull’accoglienza di parenti e amici.
L’angoscia per le proprie abitazioni e gli oggetti più cari che si erano dovuti lasciare nelle case, è stata solo in parte stemperata dalla calda accoglienza che la protezione civile ha dato a chi si recava in palestra. Alcune famiglie hanno deciso di non lasciare le loro abitazioni isolate, nonostante le sollecitazioni accorate. La situazione degli argini è precaria, ettari ed ettari di pianura sono sott’acqua. Tanti gli animali selvatici sono annegati; centinaia di maiali sono rimasti intrappolati in una porcilaia di Cadelbosco mentre un secondo grande allevamento è riuscito a mettere in salvo tutti i propri suini. In Appennino si sono verificati numerosi smottamenti ed a Felina di Castelnovo Monti si è reso necessario sfollare un nucleo famigliare dalla propria abitazione. La perturbazione ha danneggiato la linea ferroviaria Reggio-Ciano all’altezza di Bibbiano, causando il blocco dei treni.