Lunedì 29 Aprile 2024

Il parere dei presidi: "Chi gestirà i fondi?. Servono più segretari"

Il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli, valuta positivamente il rinnovo del Piano estate per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, ma sottolinea la necessità di potenziare le risorse umane per gestire i fondi e attivare le attività.

Il parere dei presidi: "Chi gestirà i fondi?. Servono più segretari"

Il parere dei presidi: "Chi gestirà i fondi?. Servono più segretari"

"Il Piano estate risponde sicuramente a un’esigenza sociale molto sentita e molto diffusa. È un’iniziativa che fa seguito a una richiesta di molte famiglie che non sanno a chi affidare i figli, specialmente quando sono piccoli, in un periodo lungo come quello della pausa estiva". Antonello Giannelli (in foto), recentemente confermato presidente nazionale dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (Anp) per i prossimi quattro anni, commenta positivamente il rinnovo del Piano estate per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025 da parte del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

Sono stati stanziati 400 milioni di euro – 80 milioni in più rispetto al progetto del precedente biennio – e le scuole potranno, inoltre, attingere ai fondi Pnrr. Le risorse sono sufficienti?

"I fondi sono sicuramente cospicui. Sono fondi per realizzare attività in favore delle famiglie ed è, senza dubbio, un’iniziativa meritoria. Il problema non sono i fondi ma le persone che devono gestire quei fondi. Le risorse umane disponibili sono inadeguate alla quantità di compiti gestionali e organizzativi che si chiedono alle scuole. Da un lato, quindi, sono d’accordo con l’esigenza sociale della scuola, dall’altra rinnovo la mia richiesta di potenziare l’organico delle segreterie".

Di quante risorse avete bisogno?

"Credo basterebbe un’unità di personale amministrativo in più a scuola per farlo, non serve un esercito. Abbiamo chiesto da tempo di rafforzare l’organico perché già per gestire al meglio i fondi del Pnrr serve un potenziamento delle risorse umane. E, in vista del Piano estate, servono degli impiegati della segreteria che facciano le telefonate, sentano quali docenti sono disponibili, predispongano un orario delle attività, facciano, in sintesi, funzionare la macchina".

La disponibilità dei docenti è volontaria. Ci sono problemi di organico?

"In alcune realtà ci sarà un numero maggiore di docenti disponibili, in altre meno, ma si tratta di attività straordinarie retribuite e non abbiamo rilevato problemi su questo fronte: i docenti vengono pagati di più e si propongono".

Mancano poco più due mesi alla fine dell’anno scolastico. Le scuole sono pronte ad attivare il Piano?

"Trattandosi di un’attività facoltativa il rischio è che le scuole che non sono già dotate di una segreteria al 100% degli organici, con personale particolarmente esperto, abbiano difficoltà ad attivare il Piano".