Mercoledì 8 Maggio 2024

Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: "Promuovere la cultura dell'inclusione"

Il premier Conte: "Ogni forma di violenza basate sull'orientamento sessuale ledono i diritti umani"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ImagoE)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ImagoE)

Roma, 17 maggio 2019 - In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la trasnfobia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella assicura la lotta per l'inclusione e il rispetto. In un messaggio, il capo dello Stato sottolinea che la giornata "costituisce l'occasione per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea contro ogni forma di discriminazione inerente all'orientamento sessuale o alla identità di genere".

Mattarella continua: "Inammissibili e dolorosi episodi di aggressività e intolleranza continuano a verificarsi causando sofferenze nelle vittime. Pertanto, la denuncia e la lotta all'omofobia deve costituire un impegno deciso e costante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Come più volte affermato, occorre promuovere la cultura dell'inclusione e del rispetto di ogni differenza con iniziative adeguate e idonee nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione, e far sì che questa cultura si traduca in comportamenti quotidiani".

La conclusione del Presidente: "Solo attraverso un percorso di legalità non disgiunto dai principi di solidarietà propri della nostra tradizione civile potremo sconfiggere ogni forma di intolleranza e di violenza. Su queste basi va proseguita la ricerca delle misure sempre più adeguate ed efficaci per abbattere i più diversi fenomeni di esclusione sociale, consolidando i valori ideali e morali su cui si fonda una civile convivenza democratica".

CONTE -  "Oggi è la giornata internazionale contro l'omofobia. Ogni discriminazione e ogni forma di violenza basate sull'orientamento sessuale non solo sono deplorevoli ma ledono gravemente i diritti umani". Ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte.