Domenica 5 Maggio 2024

Def alle Camere, cifre confermate. Tria all'Ue: "Auspico dialogo aperto"

Previsti 9 miliardi per il reddito di cittadinanza e 7 per quota 100. Lettera del ministro dell'Economia all'Europa: "Il Pil crescerà dell'1,5% nel 2019" Manovra, ecco i numeri. Il retroscena: mercoledì colloquio Mattarella-Draghi Manovra 2019, l'allarme delle banche. Patuelli: meno credito per la ripresa Reddito di cittadinanza, Di Maio: "6 anni di carcere a chi imbroglia"

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria (Foto LaPresse)

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria (Foto LaPresse)

Roma, 4 ottobre 2018 - Il Def 2019 è alle Camere e conferma gli obiettivi, i tempi di attuazione delle riforme e le cifre. Ci saranno oltre 16 miliardi per reddito di cittadinanza e riforma Fornero (quota 100): previsti 9 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota 100. Le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell'ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa. E' quanto fa sapere Palazzo Chigi in una nota.

LETTERA DI TRIA ALL'UE -  In attesa che la Nota di aggiornamento al Def 2019 arrivasse in commissione Bilancio alla Camera, il ministro dell'Economia Tria ha scritto alla Commissione Ue i nuovi obiettivi di finanza pubblica contenuti nella stessa Nadef. L'insieme delle misure della prossima manovra "porterà un aumento della crescita all'1,5% nel 2019 per arrivare all'1,6 e l'1,4 negli anni successivi", è scritto nella lettera di Tria.

Reddito di cittadinanza, Di Maio: "6 anni di carcere a chi imbroglia"

Commentando con soddisfazione il risultato dei lavori di questi giorni, il ministro dell'Economia ha ribadito che "come sostenuto in diverse occasioni, la manovra di bilancio che questo Governo si appresta a varare è coraggiosa e responsabile, puntando alla crescita e al benessere dei cittadini, assicurando in seguito un profilo di riduzione del deficit, che passerà dal 2.4% del 2019 al 2.1% del 2020 per chiudere all'1.8% del 2021".

"Come è avvenuto all'interno del Governo, auspico che il dialogo con la Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso", ha aggiunto Tria.

"Confido che la presente Nota di Aggiornamento ponga le basi per una proficua sessione di Bilancio e, cosa più importante, per una vera ripresa dell'Italia nei prossimi anni", ha poi scritto Tria nella premessa al Def pubblicato sul sito del Mef. "L'obiettivo primario è di promuovere una ripresa vigorosa, puntando su un incremento adeguato della produttività del sistema paese e del suo potenziale di crescita e di conseguire una maggiore resilienza rispetto alla congiuntura e al peggioramento del quadro economico internazionale".

IL TIMING - Il percorso della nota di aggiornamento al Def, giunto questa sera alle Camere, inizierà contemporaneamente sia alla Camera che al Senato. Da quanto si apprende da fonti parlamentari, le risoluzioni potrebbero essere votate lo stesso giorno in entrambi i rami del Parlamento già giovedì prossimo. L'ufficialità del calendario si avrà solo domattina, al termine delle riunioni degli uffici di Presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama.

STIME RIVISTE - Ma nella Nadef ci sono altri numeri. Il governo intanto rivede al ribasso la stima di crescita per quest'anno che scende dall'1,5% previsto ad aprile all'1,2% stimato nella nota di aggiornamento del Def. Il Deficit si attesterà invece all'1,8%, contro il 2,4% del 2017, e il debito pubblico scenderà dal 131,2% segnato lo scorso anno al 130,9 previsto per il 2018.

STOP AUMENTI IVA 2019 - Inoltre "gli aumenti delle imposte indirette previste dalle clausole di salvaguardia verranno completamente sterilizzati nel 2019 e parzialmente nel 2020 e 2021". Le clausole valgono 12,5 miliardi nel 2019 e 6,7 miliardi aggiuntivi nel 2020. "Nel Programma di Stabilità 2019 - si legge ancora - sarà presentato un piano di intervento volto a sostituire le residue clausole di salvaguardia con interventi di riduzione della spesa e di potenziamento dell'attività di riscossione delle imposte".

PAREGGIO DI BILANCIO RINVIATO - Il pareggio di bilancio 'strutturale' previsto in precedenza nel 2020 (+0,1% nel vecchio Def) viene rinviato sine die con la nota di aggiornamento che indica un deficit strutturale dell'1,7% per il triennio 2019-21. "Il pareggio di bilancio in termini strutturali, sarà raggiunto gradualmente negli anni a seguire", si legge nella relazione alle Camere che accompagna il Def. Il percorso riprenderà "quando tasso di crescita del Pil reale e disoccupazione saranno tornati ai valori pre-crisi".

RIDUZIONE AUTO DIESEL-BENZINA - Il Governo promuoverà infine una progressiva riduzione di autoveicoli diesel e benzina, per contenere le emissioni inquinanti. È stato infatti predisposto un ddl che punta a sostituire questi automezzi con attrezzature a trazione elettrica. Si promuoverà la creazione di una rete di supporto per la loro ricarica e si valuterà la possibilità di introdurre contributi pubblici all'acquisto di veicoli ibridi ed elettrici. Il contributo sarà commisurato al costo di produzione delle vetture elettriche e tenderà a scendere nel tempo.