
Dalla stretta sui rave al cinque in condotta fino agli identificati dei cortei pro-Navalny
Sin dall’inizio il governo ha adottato misure restrittive su alcune manifestazioni. Uno dei primi riguarda i rave party. È stato convertito in legge il cosiddetto “decreto rave“ che prevede pene detentive da 3 a 6 anni e multe a chi organizza o promuove eventi musicali o altro scopo di intrattenimento (raduni non autorizzati) con invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati. Salatissime anche le multe: si va dai 1.000 ai 10mila euro.
Il ministro dell’Istruzione Valitara ha proposto il 5 in condotta a chi occupa e danneggia strutture scolastiche; sarà poi la scuola stessa a decidere se bocciare l’alunno.
Il 18 febbraio a Milano una dozzina di persone che voleva onorare con fiori la memoria di Navalny sotto la targa di Anna
Politkovskaya (giornalista investigativa anti-Putin morta nel 2006) è stata identificata dagli agenti.