Venerdì 4 Ottobre 2024

Raffaele, eroe non per caso: "Aiutare gli altri è un dovere"

A 14 anni si è gettato nel fuoco per salvare un anziano, a scuola è un esempio

Raffaele, eroe non per caso: "Aiutare gli altri è un dovere"

Raffaele, eroe non per caso: "Aiutare gli altri è un dovere"

Ha compiuto un atto di grande coraggio, ma non si sente un eroe Raffaele Paolucci, che a 14 anni è corso in aiuto di un anziano vittima di un incidente mentre stava bruciando delle sterpaglie in un campo. Il giovane di Panicale, un piccolo borgo dell’Umbria arrampicato sulle colline del Trasimeno, ha dimostrato altruismo e sangue freddo e per questo tutto il paese lo ha ringraziato del bel gesto. Lui, 14 anni, terza media all’Istituto Comprensivo Panicale - Piegaro - Paciano, si sente quasi in imbarazzo, per i riflettori accesi sul suo caso.

"Ho fatto solo il mio dovere – si schernisce Raffaele – Penso che chiunque al mio posto si sarebbe comportato come me". La settimana prima di Pasqua stava passeggiando con un amico quando ha visto un fumo nero e le fiamme. È subito corso in aiuto del poveretto. Dapprima ha tentato di spegnere il fuoco con erba e foglie fresche, poi ha allertato i soccorsi e guidato il 118 sul posto. Una storia che purtroppo non ha avuto un lieto fine, nonostante il coraggio dimostrato dal giovane protagonista, perché l’anziano non è sopravvissuto alle gravi ustioni dopo il ricovero all’ospedale Cardarelli di Napoli. Anche mamma Eleonora è dispiaciuta e addolorata. "Mio figlio – racconta – è un ragazzino semplice. La scuola lo ha ringraziato pubblicamente e ne ha fatto un esempio di altruismo, ma lui adesso si sente molto in imbarazzo. Ha fatto il possibile per evitare la tragedia, ma purtroppo il nostro concittadino non ce l’ha fatta". La dirigente scolastica, i compagni e i docenti si dichiarano orgogliosi di come si è comportato questo studente modello. "Gesti altruistici come quelli di Raffaele – dice la preside Aurelia Brita – sono per tutta la comunità un segnale forte di impegno e i ragazzi hanno bisogno di comprendere quanto l’essere d’aiuto agli altri sia fondamentale per vivere insieme. La nostra scuola promuove da sempre la collaborazione, l’accoglienza, l’inclusività e possiamo solo essere grati a Raffaele per essere stato così coraggioso, determinato e altruista di fronte ad una situazione molto pericolosa".

Anche una delle insegnanti, Giselda Maria Bruni, parla di un alunno davvero in gamba. "Raffaele – racconta la professoressa – non è nuovo all’impegno e ad assumersi le responsabilità. È stato infatti anche sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi". Raffaele, nonostante gli applausi, si sente un adolescente come tanti. Ama il trekking, che condivide con sua madre, e da grande sogna di diventare uno chef. "Finite le medie – ha già le idee molto chiare – mi iscriverò all’Alberghiero. Non ho dubbi".

A cura di Silvia Angelici