Lunedì 20 Maggio 2024

La sicurezza stradale si studia in classe

Presentato il progetto in collaborazione tra Aci, Ministero della Pubblica Istruzione e Polizia di Stato

La sicurezza stradale si studia in classe

La sicurezza stradale si studia in classe

Un progetto di sicurezza rivolto a tutti gli studenti italiani quello nato dalla collaborazione tra Automobile Club d’Italia, Ministero dell’Istruzione e Polizia di Stato e presentato nei giorni scorsi al Centro di Guida Sicura di Vallelunga il Piano. I primi a “testare“ i contenuti del nuovo corso sono stati 650 studenti delle scuole primarie e secondarie di Roma, di fronte al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, e il direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato il prefetto Renato Cortese. Il piano propone un percorso educativo continuo, dalla scuola primaria a quella secondaria di primo e secondo grado, con laboratori didattici per sensibilizzare i ragazzi sulle cause degli incidenti stradali e sull’importanza della tutela degli utenti deboli della strada.

"Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i più giovani – spiega il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e costituiscono una piaga sociale ed economica che si può sconfiggere solo attraverso la formazione e l’educazione di tutta la popolazione, non soltanto dei conducenti. L’accordo con il MIM, per il quale ringraziamo la sensibilità e la lungimiranza del Ministro Valditara, rappresenta un cardine strategico dell’attività educativa che l’Automobile Club d’Italia da sempre porta avanti nelle scuole di ogni ordine e grado, completando l’azione formativa degli automobilisti prima e dopo il conseguimento della patente".

Sfruttando le tecnologie più avanzate per sperimentare in sicurezza le situazioni pericolose che si possono verificare su strada, viene così promossa l’adozione di comportamenti corretti e rispettosi degli altri utenti, anche attraverso l’appeal e i valori dello sport. Le attività didattiche sperimentate in anteprima a Vallelunga saranno replicate dagli istituti scolastici nei programmi di insegnamento dell’educazione civica, con particolare attenzione alla salvaguardia del diritto universale alla mobilità di tutti gli individui.

"I giovani devono diventare testimoni splendidi per far sì che la nostra diventi una società migliore - l’auspicio del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara - con meno morti e feriti sulle strade, meno incidenti e più rispetto delle regole". Per questo nel progetto di Educazione alla cittadinanza verrà inserita anche l’educazione stradale, con la promozione del ruolo attivo degli studenti come “insegnanti” dei propri compagni, per condividere le loro esperienze e sensibilizzarli sul tema della sicurezza. "La Polizia Stradale ha intrapreso da anni campagne di sensibilizzazione e di educazione alla legalità che coinvolgono soprattutto i giovani intervenendo su più fronti e soprattutto nelle scuole, che ad oggi hanno raggiunto circa 200mila studenti - aggiunge il prefetto Renato Cortese, direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato- Per ridurre gli incidenti stradali servono strategie di prevenzione mirate, trasversali e convergenti in un’azione sinergica che coinvolga tutti gli attori impegnati nel consolidamento di una cultura della sicurezza stradale".

A cura di Marina Santin