Domenica 16 Giugno 2024

Il karate come scuola di vita: "Mi ha insegnato il rispetto"

Stefano Maniscalco, campione di arti marziali, promuove lo sport tra i ragazzi

Il karate come scuola di vita: "Mi ha insegnato il rispetto"

Il karate come scuola di vita: "Mi ha insegnato il rispetto"

Lo chiamano, ed è, l’Ultimo Imperatore del karate (come recita anche la copertina del suo libro). Lui, Stefano Maniscalco, icona internazionale di quest’affascinante arte marziale, in prima linea per promuovere lo sport come strumento educativo e di crescita personale.

"Il karate - racconta - come diceva il mio maestro Toyozo Fujioka, è vita. É stato fondamentale per la mia crescita e ancora oggi, a 40 anni, perseguo gli insegnamenti ricevuti dal mio maestro e ancora prima da mio padre Sergio, che è stato il mio primo insegnante. Ecco perché quando incontro i ragazzi, a seminari o eventi, cerco di trasmettergli i valori del karate: il rispetto, in primis, per il dojo, per il maestro, per i compagni e gli avversari. E anche il volere superare i propri limiti, come avviene allenamento dopo allenamento".

Divisa nella vita e divisa sul tatami. Cosa le accomuna?

"L’aspetto militare, in entrambe indossi una divisa e c’è una gerarchia da rispettare. Ma ad accomunarle sono soprattutto i valori, a iniziare dal rispetto, quello verso il tuo comandante o verso il tuo maestro".

Da dove nasce il tuo impegno nel sociale?

"Fin da piccolo sono sempre stato dalla parte dei più deboli, già a scuola, vuoi per il mio fisico, vuoi per la mia forte leadership, ero un punto di riferimento, e quando c’erano dei soprusi cercavo sempre di intervenire. Forse un po’ hanno contribuito i cartoni animati con cui sono cresciuto. Attualmente, assieme a Emanuele Bruno, judoka delle Fiamme Gialle, e Piergiuseppe Cananzi, ex colonnello della Guardia di Finanza, sono impegnato nel progetto J. K. Academy (Judo Karate Academy), che ci porta nelle scuole, nei palazzetti e nelle piazze delle città per parlare ai ragazzi (e non solo) di sport, di inclusione, di bullismo e di impegno sociale per difendere i più deboli".

Lo sport può aiutare i ragazzi a essere in futuro persone migliori?

"Io sono anche un Legend di Sport e Salute, un progetto del Governo che mi porta, assieme a tanti altri campioni che hanno scritto la storia dello sport italiano, in tutt’Italia per promuovere i valori sociali ed educativi dello sport e i corretti di stili di vita. Fare sport rende più sicuri, è una valvola di sfogo e dà degli obiettivi da raggiungere".

Pensi si stia facendo abbastanza per lo sport?

"Dopo il Covid, qualcosa è cambiato, si fa molto di più, ma non è mai abbastanza. Nelle scuole bisognerebbe fare più ore di educazione fisica".

A cura di Marina Santin