Martedì 8 Ottobre 2024

Alimentazione corretta, ancora troppe incertezze

L’indagine: il 39% degli studenti propone di includerla nel piano didattico

Alimentazione corretta, ancora troppe incertezze

L’INDAGINE: IL 39% DEGLI STUDENTI PROPONE DI INCLUDERLA NEL PIANO DIDATTICO

L’alimentazione è fondamentale per la salute e il benessere (anche futuri) dei ragazzi. Tra trend passeggeri, canoni estetici distorti e scelte alimentari autonome, il rischio di sviluppare un rapporto con il cibo sbagliato che potrebbe evolvere in disturbi alimentari e, in età adulta, in patologie croniche, è concreto. Secondo il terzo report sulle abitudini alimentari della Sorveglianza Hbsc-Italia (Health Behaviour in School-aged Children) che ha coinvolto 89.321 adolescenti di 11, 13, 15 e 17 anni, il 26,8% non consuma mai la colazione, il 6% la frutta e il 7,4% la verdura. Al contrario, grassi e zuccheri in eccesso sono sempre più presenti: il 7,6% mangia snack salati più di una volta al giorno, il 12% dolci e il 6,9% beve bibite zuccherate e gassate. Considerando che il 12,1% degli undicenni e il 26,5% dei diciassettenni trascorre cinque ore o più al giorno sui social, non c’è da stupirsi se crescono gli adolescenti in sovrappeso (tra il 15 e il 20%) e obesi (tra il 5 e il 3%).

Parallelamente, un’indagine di Webboh, community leader in Italia sul target GenZ con oltre 1,7 milioni di utenti, rivela un forte bisogno di informazioni sulla corretta alimentazione, espresso dall’89% dei ragazzi, con il 34% che propone l’inclusione dell’educazione alimentare nei programmi scolastici. La scuola infatti, grazie al dialogo quotidiano con gli studenti, ha un ruolo centrale nel promuovere, attraverso interventi interdisciplinari e percorsi specifici, cambiamenti positivi nelle abitudini alimentari.

Le basi per un’alimentazione sana ed equilibrata però, vanno create in famiglia perché – spiegano i nutrizionisti – è nell’età scolare che si impostano e consolidano le abitudini che si avranno da adulti. Primo step, ripartire la giornata: una buona colazione (15% delle calorie totali), uno spuntino leggero (5%), un pranzo equilibrato (40%), una merenda nutriente (10%) e una cena variata (30%).

La prima colazione non deve mai mancare. Saltarla causa ipoglicemia secondaria al digiuno e ridotta concentrazione promuovendo l’obesità. Lo spuntino deve essere leggero e nutriente, per non compromettere l’appetito a pranzo e dare la giusta carica. Da preferire, frutta fresca con pane integrale o yogurth, evitando snacks dolci e salati, panini con salumi, bibite zuccherate. A pranzo, il pasto deve comprendere tutti i macronutrienti e, nel caso non sia possibile, d’obbligo integrare a cena. La merenda va impostata valutando gli impegni dello studente: attività fisica, solo studio, o divano e computer. Via libera a frullati e centrifugati di frutta fresca, yogurt alla frutta, torte casalinghe, fette biscottate o pane con marmellata. La cena è il momento del riequilibrio e deve comprendere alimenti diversi da quelli consumati a pranzo.

a cura di Marina Santin