Venerdì 3 Maggio 2024

Droga, scoperti 500 chili di cocaina nel Napoletano. Traffico da 50 milioni di euro

La droga era nascosta in un capannone di Frattamaggiore, proveniente da un traffico internazionale gestito dalla camorra e in arrivo da Olanda e Spagna

La droga sequestrata

La droga sequestrata

Napoli, 6 aprile 2022 – Cinquecento chili di cocaina purissima nascosta in un capannone, una partita di droga frutto di un traffico internazionale e diretta a rifornire l’area nord di Napoli. Una volta immessa sul mercato per la vendita al dettaglio, avrebbe fruttato oltre oltre 50 milioni di euro. È il risultato di un’operazione messa a segno a Frattamaggiore, nel Napoletano, dove i carabinieri hanno sequestrato la cocaina e arrestato 11 persone, gavemente indiziati del reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

La droga – stipata all’interno di 20 cartoni contenenti diverse confezioni solitamente utilizzate per la frutta – è stata scoperta in un capannone della periferia del Comune napoletano, su cui sono in corso indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. A Frattamaggiore e nei comuni limitrofi, recentemente teatro di importanti arresti da parte dei militari dell'Arma nell'ambito di operazioni, sono in corso indagini sulla provenienza della sostanza stupefacente per individuare i relativi responsabili.

Traffico di droga, sequestrato un carico di marijuana al Porto di Civitavecchia

false

Traffico internazionale: asse tra Olanda, Spagna e Italia

Italia Le attività investigative, condotte dal gruppo investigazione criminalità organizzata di Napoli, hanno fatto emergere un ingente traffico internazionale di hashish e cocaina sulla rotta Olanda-Spagna-Italia e hanno consentito di individuare l'esistenza di due gruppi criminali che operavano con la collaborazione di cittadini sudamericani basati in Spagna. Nel corso delle lunghe indagini, attraverso precedenti blitz, sono già stati sottoposti a sequestro oltre 600 chili di hashish e 12 chili di cocaina e sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, tre responsabili.

Una zona in fermento, quella dell’area metropolitana di Napoli, dove da mesi è in corso una violenta guerra tra clan, divisi da interessi economici basati anche sulla droga. “Fino a pochi mesi fa, Frattamaggiore era considerato un comune tranquillo, poi ci sono stati gli ordigni, le stese, l'attentato alle tre pizzerie con l'esplosione di colpi di pistola alle vetrine”, spiegano dal “Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli”, che nei mesi scorsi si è opposto all’escalation di violenza con iniziative pubbliche.

Il Comitato: “O si è contro la camorra, o si è complici”

“Iniziative organizzate per sensibilizzare i frattesi e gli abitanti dei Comuni confinanti – spiegano i promotori – con l'affissione degli adesivi antiracket alle vetrine dei negozi, l'omaggio per i 20 anni dall'uccisione di Federico Del Prete, marce, flashmob e la manifestazione 'pizza antipizzo'. Abbiamo acceso i riflettori su un territorio-cerniera per le attività dei clan della camorra. La mobilitazione e la pressione dell'opinione pubblica hanno funzionato spingendo magistratura e forze dell'ordine ad un lavoro ancora più capillare. O si è contro la camorra, o si è complici. Oggi a Frattamaggiore si respira il profumo della primavera. Insieme libereremo dalla camorra i nostri territori”, sottolineano dal Comitato.

Un “lavoro di squadra” tra cittadini e forze dell’ordine, quello andato in scena a Frattamaggiore nelle ultime ore. “Reprimere i reati è nel loro compito istituzionale, ma vorremmo ringraziare pubblicamente i carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania che in un capannone della periferia del comune di Frattamaggiore hanno rinvenuto e sequestrato 500 chili di cocaina destinata a rifornire le piazze di spaccio”, concludono dal “Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli”.