Domenica 5 Maggio 2024

Napoli, bimbo guida il motoscafo. "Non vedo niente!" dice, ma il padre lo incita

Il bambino è troppo piccolo e arriva a stento a superare il timone. L'ennesimo video denuncia postato sui social dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

Frame di video di bambini messi alla guida di motoscafi

Frame di video di bambini messi alla guida di motoscafi

Napoli, 28 agosto 2022 - "Sei il capitano, segui la rotta" e avanti così a tutto gas. Il bambino messo alla guida di un motoscavo 40 cavalli sfreccia in mare per far contento il padre per consentirgli di finire il video poi pubblicato su Tiktok. "Stai seduto, vai che ci vedi, vai che sei il più forte", insiste il genitore con occhi e mani puntati sul cellulare.

Il video choc

E' solo l'ultimo caso di un minorenne alla guida di un motoscafo segnalato nel mare di Napoli. Il video postato sui social è lo spunto per  l'ennesima denuncia contro un fenomeno che è sempre più frequente. A segnalare l'episodio ancora una volta è il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto il nuovo video. 

"Purtroppo nel corso di questa estate abbiamo ricevuto numerosi video postati sui social di bambini alla guida di potenti motoscafi. A questo campionario di irresponsabilità e assoluta incapacità genitoriale se ne aggiunge un altro, realizzato da un autore con chiaro accento partenopeo, che mi ha colpito particolarmente. Stavolta il giovanissimo pilota guida a tutto gas spingendo un motore di 40 cavalli ma si lamenta di non riuscire a vedere niente davanti perché arriva a stento a superare il timone" commenta Borrelli.

Nel corso di questa folle estate Borrelli ha postato episodi di bambini alla guida di potenti motoscafi, nel golfo di Napoli.  Video sempre virali sui social, che mostrano i baby guidatori con i genitori a fianco. L'ultimo caso documentato è del 6 agosto

"Nonostante questo il padre lo obbliga a rimanere seduto perché deve finire di realizzare il video con il cellulare. Siamo oramai al delirio totale. La necessità di immortalare questa vergognosa scena, senza alcuna colpa del minore - aggiunge il consigliere di Europa Verde- ha la priorità sull'importanza di evitare drammatici episodi in mare. Non importa se davanti c'è un'altra imbarcazione, un sub, un kayak. Quello che conta è finire il video. Di fronte a questi episodi l'unica cosa da fare è risalire ai protagonisti e segnalare agli assistenti sociali il caso per verificare se i minori coinvolti non vengano obbligati anche in altri contesti a tenere comportamenti pericolosi per la loro incolumità per il mero divertimento degli adulti''.