Bagnoli, 10 anni fa il rogo doloso: ora il nuovo Science center con Polo Ambientale

Grazie al ‘decreto semplificazioni’ convertito in legge il 21 aprile, afferma il sindaco e commissario straordinario per l’area ex Sin Bagnoli-Coroglio Gaetano Manfredi, “procedura urbanistica completata nei 30 giorni previsti”. Spazi espositivi e didattici, ricerca e applicazione industriale

Bagnoli, il progetto del nuovo Pta, Parco Tecnologico dell'Ambiente che sorgerà vicino allo Science center

Bagnoli, il progetto del nuovo Pta, Parco Tecnologico dell'Ambiente che sorgerà vicino allo Science center

Napoli, 10 maggio 2023 – "Con questo decreto si entra nel pieno della fase realizzativa per Bagnoli". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, commissario straordinario di governo per l'area ex Sin Bagnoli-Coroglio, sul decreto con il quale vengono approvate le modifiche al Praru (Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana) di Bagnoli e si dà il via libera alla realizzazione del nuovo Science Center di Città della Scienza, distrutto da un incendio doloso il 4 marzo 2013, e al nuovo Polo tecnologico dell'ambiente.

"Grazie al nuovo schema procedurale semplificato, voluto dal ministro Raffaele Fitto, introdotto nella norma dal recentissimo 'Decreto Semplificazioni' convertito in legge lo scorso 21 aprile - spiega Manfredi - si è potuto procedere con inusitata speditezza all'approvazione definitiva delle modifiche urbanistiche e dei progetti di rigenerazione senza il ricorso ad ulteriori fasi burocratiche. Si tratta di una rilevantissima semplificazione che consente al commissario straordinario di accelerare i tempi delle procedure urbanistiche e di rilasciare i titoli abilitativi per gli interventi edilizi anche dei privati nell'area di Bagnoli-Coroglio".

“Obiettivi strategici in 30 giorni”

Via libera, dunque, al nuovo Science Center della Fondazione Idis Città della scienza e al Polo tecnologico ambientale di Bagnoli. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nella veste di commissario straordinario di Governo, ha concluso con un proprio decreto i lavori della Conferenza dei servizi indetta il 24 marzo scorso che approva le modifiche allo stralcio urbanistico del Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli-Coroglio e il primo stralcio di rigenerazione urbana.  

"Grazie ad un'ampia sinergia e collaborazione istituzionale con i numerosi soggetti istituzionali coinvolti e con il contributo del Ministero della Cultura (in particolare della Soprintendenza speciale per il Pnrr), del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, della Regione Campania e dello stesso Comune di Napoli - si legge in una nota - è stato possibile, nei tempi ristretti (30 giorni) che la legge prevede, conseguire rilevanti obiettivi strategici per l'area di Bagnoli, primo fra tutti l'approvazione dello Stralcio di rigenerazione urbana costituito dal New Science Centre della Fondazione Idis e dal Polo tecnologico dell'Ambiente. Con questa Conferenza dei Servizi oltre a dare seguito a quanto stabilito nelle sedute di Cabina di Regia degli scorsi mesi, si sono approvati, nei molteplici aspetti, i relativi progetti con una valenza di titolo abilitativo a costruire, segno inequivocabile di una volontà amministrativa volta a percorrere la massima concretezza non solo nelle attività di recupero ambientale, ma anche di sviluppo complessivo dell'area".

Science centre: come sarà

In particolare il nuovo Science Centre, che si sviluppa su un'area di circa 23mila mq su via Coroglio con un unico corpo di fabbrica di 3 livelli fuori terra, con un'altezza massima di circa 18 metri, ospiterà aree per esposizioni temporanee e permanenti, spazi didattici, zona ristoro ed altro. La realizzazione del nuovo complesso è individuata nell'area, attualmente destinata a parcheggio, di proprietà di Invitalia e concluderà così una vicenda iniziata 10 anni fa con l'incendio doloso che aveva distrutto il museo il 4 marzo 2013. 

Polo dell’Ambiente: ricerca e applicazione industriale

Il Polo tecnologico dell'Ambiente è il primo intervento sviluppato a Bagnoli da privati e mira a realizzare un moderno polo terziario teso a riunire, in un'unica sede, le eccellenze nel settore della ricerca scientifica, della sperimentazione progettuale e dell'applicazione industriale, sullo sviluppo e l'evoluzione delle risorse dell'ambiente. L'intervento, che oggi arriva alla sua definizione, era stato già immaginato nel 2011 e aveva poi subito una battuta d'arresto. Il progetto oggi approvato, che si sviluppa su un'area di circa 40mila mq, propone un'articolazione planimetrica di corpi di fabbrica in linea, aggregati in una sorta di isolati, con una altezza di circa 17 metri, definiti al contorno da viabilità di servizio e da vastissime aree a verde.