La bella stagione è alle porte e i progetti sbocciano uno dietro l’altro. Dalla fiction al cinema, con una presenza pressoché costante sul piccolo schermo. Paolo Conticini è un vortice di energia, simpatia e creatività. Nei mesi scorsi con ’Cash or Trash. Chi offre di più’ – in onda sul Nove – ha conquistato ascolti e pubblico per il format del programma naturalmente (la trasmissione nasce in Germania e il titolo originale tedesco è ’Bares für Rares’), ma soprattutto per la bravura dell’attore e conduttore pisano, classe 1969, protagonista di tanti ’cinepanettoni’ degli anni Novanta e Duemila e di tantissime fiction di grande successo. Ma, intanto, proprio in questi giorni, stanno andando in onda le nuove puntate di ’Cash or trash’.
Conticini, si aspettava un successo così importante per ’Cash or Trash’?
"Diciamo che sono molto colpito dell’attenzione e dell’interesse del pubblico rispetto a questa bellissima esperienza televisiva che puntata dopo puntata mi arricchisce di conoscenza e stimola la voglia di sapere cosa ci sia dietro a un oggetto".
Probabilmente perché, in tv non vi sono programmi ’educativi’ come questo...
"Credo davvero che questo sia il punto centrale: pur essendo un format di intrattenimento, si possono imparare un sacco di cose. Io per primo, poi i mercanti, ovviamente i venditori e, sicuramente, il pubblico a casa".
Antiquariato, modernariato, arte. ’Cash or Trash’ era un po’ nel suo destino. O no?
"Assolutamente sì. Anche perché ho studiato arte da giovane e sono sempre affascinato dalle storie degli oggetti che i venditori portano in trasmissione. Del resto, tutti noi abbiamo un oggetto in casa – che a volte valorizziamo e altre lasciamo chiuso in un cassetto – e ci domandiamo ’chissà quanto vale?’, magari volando con la fantasia e sperando di avere un capolavoro o un qualcosa di unico tra le nostre mani".
Ma poi ci sono Alessandro Rosa e i mercanti a fare chiarezza...
"I mercanti sono tutti professionisti di grandissimo spessore e sono tutti simpaticissimi a mettersi in gioco e in discussione. Alessandro Rosa è incredibile e ha una competenza molto profonda su tantissimi argomenti".
Ma i mercanti poi acquistano davvero gli oggetti portati in tv dai venditori?
"Proprio così e, aggiungo, non potrebbe essere diversamente. L’asta è reale e molto sentita da parte dei mercanti. I quali – sempre molto entusiasti di partecipare alla sfida – individuano gli oggetti che amano di più e non fanno sconti ai colleghi. Una volta vinta l’asta, gli oggetti possono finire nelle loro gallerie per essere venduti a loro volta, ma anche nelle case degli stessi mercanti...".
Nel presente di Paolo Continici c’è la tv, ma non solo...
"Le nuove puntate di ’Cash or Trash’ andranno avanti anche a maggio, ma poi in cantiere ci sono dei progetti legati alla fiction e al cinema".
Insomma, Conticini non si ferma mai, nemmeno a livello logistico. Non è così?
"Cash or Trash è registrato a Milano, ma mi divido tra Roma – dove abito – e Pisa dove ci sono le mie radici. Sono nato e cresciuto in via Cattaneo non distante dal centro storico. Lì c’era tutto, era una strada come un paese. Bellissimo".
Per questo appena può, torna spesso sotto la Torre?
"Vede, a Pisa ho la mia famiglia e i miei amici. Amo passeggiare in Corso Italia e in Borgo Stretto ne cuore della città medievale, ma non è solo qui che torno volentieri".
E dove allora?
"Sempre in Toscana. Ho una casetta a Rio Marina all’isola d’Elba e devo dire che questo per me è davvero un luogo dell’anima dove ricaricare le pile senza dover fare un viaggio intercontinentale. Un posto in cui poter evadere dallo stress e dalla frenesie di tutti i giorni. La cosa incredibile è che sembra di stare all’altra parte del mondo e invece siamo a 45 minuti dalla costa toscana. Un sogno senza prezzo, che nemmeno i mercanti potrebbero comprare!".