Sabato 27 Luglio 2024
BEATRICE BERTUCCIOLI
Magazine

Torna “Call my agent“: "Si può ridere del cinema"

Seconda stagione della serie di Sky. Nel cast anche Golino, Bruni Tedeschi, Muccino

Torna “Call my agent“: "Si può ridere del cinema"

Torna “Call my agent“: "Si può ridere del cinema"

Sanno bene i poveri agenti quanto possano essere insopportabili le star con le loro manie, i vezzi e lo sfrenato egocentrismo. Ma anche loro, dei bei cialtroni. Hanno fatto firmare a Valeria Golino e a Valeria Bruni Tedeschi il contratto per il film di un esordiente, Le amiche dello sposo, senza che nessuno avesse letto la sceneggiatura. E anche bella cantonata, ritenere che i cugini Pigna possano essere i nuovi D’Innocenzo e il loro Bastianazzo una straordinaria rilettura dei Malavoglia di Verga. Ma la follia, il caos e anche il divertimento regnano sovrani presso la CMA, agenzia di spettacolo con prestigiosa sede a Roma, a piazza del Popolo, le cui vicissitudini sono al centro di Call my agent – Italia, remake della serie cult francese Dix pour cent.

Dopo il successo della prima, arriva una seconda stagione, scritta da Lisa Nur Sultan, diretta da Luca Ribuoli e prodotta da Sky Studios e Palomar. I sei nuovi episodi saranno in esclusiva su Sky e in streaming su Now dal 22 marzo. Molti i nomi e i volti noti che si sono divertiti a partecipare come ‘guest’ a questa serie che prende in giro il mondo del cinema, raccontandone il dietro le quinte: dalle citate Golino e Bruni Tedeschi a Gabriele Muccino, da Elodie a Serena Rossi, da Claudio Santamaria e Gian Marco Tognazzi. E con Sabrina Impacciatore che sfila niente meno che sul tappeto rosso della Mostra del Cinema di Venezia.

Poi ci sono gli agenti di questa che viene definita da loro stessi ‘una famiglia disfunzionale’. E quindi ritroviamo Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico e Marzia Ubaldi, l’attrice che interpretava Elvira, morta poco tempo dopo la fine delle riprese. A lei, è dedicato il primo episodio. Spiega il regista: "Fin dalla prima stagione l’impegno è stato quello di creare una serie che reggesse il paragone con quella francese, e al tempo stesso avesse una sua identità. In questa seconda stagione ci siamo ancora più svincolati dal modello francese, anche perché gli anni passano e alcune cose rischiano di essere un po’ superate".

Spiega Lisa Nur Sultan, che hanno voluto osare di più, affondando lo sguardo anche in altre pieghe di quel mondo. "La sfida è stata quella di portare anche qualcosa di adulto all’interno di un fumettone, perché non rimanesse solo un fumettone. Dunque, non solo frizzi e lazzi. Abbiamo provato a raccontare anche con sfumature più cupe il dietro le quinte, mostrando il nero che pure c’è". E aggiunge: "Il messaggio di ‘Call my agent’, se c’è, è: non prendiamoci troppo sul serio perché si tratta soltanto di serie".

Già certa anche una terza stagione. I nomi noti pronti a partecipare come ‘guest’, non mancano, ma il sogno è avere Fiorello. "È un grande fan di Call my agent, è stato contattato ma ha detto di no", rivela Nils Hartman, Evp Sky Studios Italia. Ma insistono: "Fiorello, ti aspettiamo".