Venerdì 26 Luglio 2024

Razzie Awards 2024: chi ha vinto ‘gli Oscar al contrario’. Sbancano Winnie The Pooh horror e Megan Fox

A meno di 48 ore dalla notte degli Oscar, ‘premiati’ i film e le performance peggior del 2023

Scena da 'Winnie The Pooh: Blood And Honey' (Jagged Edge Productions/ITN Studios)

Scena da 'Winnie The Pooh: Blood And Honey' (Jagged Edge Productions/ITN Studios)

Los Angeles, 9 marzo 2024 – Chi non conosce la notte degli Oscar, la cerimonia patinata e glamour nella quale le più grandi star del cinema sfilano sul red carpet per poi assistere alla premiazione dei migliori film e delle migliori performance sul grande schermo dell’anno precedente? Meno conosciuti, invece, i Razzie Awards, che consegnano una statuetta – una riproduzione di un lampone, fatta con materiali scadenti, vernice dorata spray e molta colla – alle produzioni e alle recitazioni peggiori dell’anno. Quali sono i vincitori della 44ª edizione, annunciati oggi?

A farla da padrone è stato certamente ‘Winnie-the-Pooh – Sangue e miele’, il film horror con protagonista il (solitamente) simpatico orsetto, che si vendica dopo essere stato abbandonato dall’amico umano Christopher Robin. Con appena il 3% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, le 5 vittorie su 10 categorie totali (tutte quelle in cui è stato candidato) non sorprendono. Winnie ha portato a casa le statuette per il peggior film, il peggior regista (Rhys Frake-Waterfield), peggior accoppiata sullo schermo (Winnie e Pimpi), peggior remake, rip-off o sequelpeggior sceneggiatura

Per quanto riguarda i premi per le performance, i Razzie hanno visto ‘trionfare’ volti ben noti di Hollywood. Jon Voight (‘Mercy’) ha vinto la categoria come peggior attore, a fianco di Megan Fox (‘Johnny & Clyde’) come peggior attrice, vincitrice anche della statuetta di peggior attrice non protagonista per ‘I mercenari 4’. Il peggior attore non protagonista è stato Sylvester Stallone (‘I mercenari 4’). 

Il premio speciale ‘della redenzione’, assegnato a chi – nonostante precedenti fallimenti cinematografici – è riuscito a risollevarsi e a guadagnarsi il favore della critica, è andato a Fran Drescher (nota in Italia come protagonista de ‘La tata’). A fare la differenza è stato il suo instancabile impegno durante lo sciopero degli attori e degli operatori del settore cinematografico dell’anno scorso.

Se dietro agli Oscar c’è l’Academy, lo ‘scheletro’ dei Razzie è la Golden Raspberry Awards Organization: sono i suoi membri a selezionare le nomination e a votare i vincitori del premio. Chiunque può farne parte pagando una quota d’iscrizione. 

Nonostante la natura critica del premio, sono diversi gli attori che lo hanno accettato e ritirato. Tra di loro Bill Cosby nel 1988, Tom Sellek nel 1993, Ben Affleck nel 2004, Halle Berry nel 2005, Sandra Bullock nel 2010 e Dwayne ‘The Rock' Johnson nel 2019.