
La mostra Organic Flows di Greta Affanni alla galleria Maurizio Nobile di Milano esplora le relazioni tra natura e segno attraverso venti opere che riflettono la poetica dell'artista toscana.
La galleria Maurizio Nobile ospita fino al 9 novembre nella sua sede milanese l’esposizione Organic Flows, mostra personale dell’artista Greta Affanni (nella foto una delle opere). Venti opere, tra dipinti e disegni, narrano la poetica della giovane artista toscana, da tempo trapiantata a Bologna, dove vive e lavora. Poetica incentrata in particolare sulle relazioni tra natura e segno.
Natura come oggetto di contemplazione distensiva e nostalgica, ma anche come paura e rifiuto del mondo, sia esso animale o umano. Segno concepito come tentativo di mantenimento del contatto e del conflitto; ma anche come memoria futura, come tracciato di qualcosa che deve ancora avvenire, sia in senso positivo che negativo, come catastrofe o ricostruzione immaginaria.
Le opere di Affanni sono flussi organici (Organic Flows), espressione di una natura potente, che si manifesta ai nostri occhi senza alcuna imposizione o vincolo di espansione e diventano dichiarazioni del proprio ’Io’ ritratto in forma anonima e astratta, mentre la sigla che le accompagna testimonia questo ritrarre sé stessa tramite il dato botanico.