Mercoledì 24 Aprile 2024

È morto Daniel Kahneman, il premio Nobel per l’economia che ha misurato la felicità. Era tra le menti più influenti al mondo

Aveva 90 anni lo psicologo comportamentale di origine israeliana, professore emerito all’Università di Princeton. La notizie della scomparsa è stata confermata dalla compagna, sema però precisare il luogo e le cause della morte

I vincitori del Premio Nobel per l'Economia: Daniel Kahneman (a destra) e Vernon Smith (a sinistra)

I vincitori del Premio Nobel per l'Economia: Daniel Kahneman (a destra) e Vernon Smith (a sinistra)

Roma, 28 marzo 2024 – È morto il premio Nobel per l’Economia l’israeliano Daniel Kahneman, professore emerito di psicologia all'Università di Princeton, nel New Jersey, dove viveva da oltre tre decenni.

Aveva 90 anni ed era considerato tra i fondatori della finanza comportamentale per i suoi studi condotti con l'economista statunitense Vernon Smith. La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla sua compagna Barbara Tversky al ‘New York Times’, senza tuttavia precisare dettagli sul luogo e le cause del decesso.

Nel 2002, insieme a Smith aveva vinto il Premio Nobel per l'Economia “per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza". Nel 2015, ‘The Economist’ lo aveva annoverato tra i dieci economisti più influenti al mondo.

Chi era Daniel Kahneman

Nato a Tel Aviv il 5 marzo 1934, ha trascorso l'infanzia Parigi dove risiedeva la sua famiglia, fortunosamente scampata all'occupazione nazista. Daniel Kahneman si trasferì nel 1946 in Palestina. Dopo gli studi all'Università Ebraica di Gerusalemme (1954) andò a studiare negli Usa, dove conseguì il dottorato in psicologia all’Università di Berkeley (1961). Professore di psicologia presso l'Università Ebraica di Gerusalemme (1961-1977), dal 1993 ha insegnato alla Princeton University.

Formatosi come psicologo, nel corso della sua carriera ha ampliato l'immagine umana dell'economia. La ricerca di Kahneman ha evidenziato che le persone non sempre perseguono razionalmente i propri interessi finanziari, come spesso si presumeva nell'economia classica.

Come il pensiero influisce sull’economia

Pur non avendo mai frequentato un corso di economia, Kahneman è stato il pioniere di una branca del settore basata sulla psicologia. Il libro ‘Pensieri lenti e veloci’ è il testo che ha ridefinito la psicologia comportamentale contemporanea ed è un bestseller mondiale: solo in Italia ha venduto oltre sessantamila copie. Il libro ha ricevuto il ‘Los Angeles Times Book Prize’ nel 2011.

Le sue ricerche, che ha portato avanti dagli anni Sessanta, attingono alla psicologia cognitiva per indagare il modo in cui le persone prendono le decisioni, soprattutto in ambito economico e lavorativo. Kahneman ha esplorato le straordinarie capacità, ma anche gli errori e i pregiudizi, del ‘fast thinking’, un sistema di pensiero che influenza profondamente i nostri comportamenti e le dinamiche della società e dell'economia, così come dello ‘slow thinking’, pigro e più costoso in termini di energie psichiche, efficace quando risolve la distorsione delle scelte istintive.

Teoria del Prospetto

Dall'inizio degli anni Settanta, cominciò a collaborare con lo psicologo israeliano Amos Tversky con il quale pubblicò nel 1979 sulla rivista 'Econometrica’ il fondamentale articolo riguardante la Teoria del Prospetto sulle decisioni in condizioni di incertezza.

Premio Nobel: la ‘felicità oggettiva’

Durante la sua attività di ricerca svolta con Tversky, ha contraddetto il principio di razionalità e di massimizzazione dell'utilità degli agenti economici su cui si fonda l'economia classica, dimostrando come gli individui seguano spesso comportamenti non razionali. Attraverso l'applicazione della sua metodologia, basata sul ‘Day reconstruction method’ (Drm), ha cercato di effettuare una misurazione della felicità oggettiva. Per i suoi studi di psicologia cognitiva applicata alla comprensione delle decisioni economiche gli è stato poi conferito il Premio Nobel per l'Economia nel 2022.

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