Domenica 13 Ottobre 2024
BEATRICE BERTUCCIOLI
Magazine

Milly Carlucci e l’AcchiappaTalenti: “Cara Rai, sei la mia casa. Non ti lascerò mai”

La conduttrice al debutto con un nuovo show, in onda da domani sera. “Mi dispiace moltissimo per il trasloco di Ama. Io a Sanremo? Ho già ’Ballando’”

Milly Carlucci, 69 anni, da domani su Raiuno con il nuovo varietà L’AcchiappaTalenti

Milly Carlucci, 69 anni, da domani su Raiuno con il nuovo varietà L’AcchiappaTalenti

Roma, 9 maggio 2024 – Lei no, non lascerebbe mai l’amata Rai. In una stagione difficile per la televisione pubblica, segnata da tanti addii, Milly Carlucci rimane salda al suo posto. Icona, tra le poche rimaste, dell’intrattenimento di Raiuno, sempre sorridente e impeccabile, si prepara a una nuova sfida. Perché Ballando non basta, serve l’adrenalina di un’altra avventura. Da domani conduce L’AcchiappaTalenti, un talent rigorosamente in diretta dall’Auditorium Rai del Foro Italico, per quattro venerdì, più la finale sabato 8 giugno. Un format originale con Mara Maionchi, Sabrina Salerno, Teo Mammucari, Francesco Paolantoni e Wanda Nara (subentrata a Nino Frassica che ha rinunciato dopo la morte del fratello) nel ruolo di “acchiappatalenti“, e Simona Ventura, Francesco Facchinetti e Flavio Insinna in quello di giudici.

Milly, di che si tratta?

“I cinque “acchiappatalenti“ devono scegliere “al buio“, potendolo vedere soltanto per quindici secondi, il talento con il quale poi dovranno preparare un numero ed esibirsi insieme nella finale. Si tratta di artisti provenienti da tutto il mondo e delle più differenti discipline: personaggi stravaganti, simpatici, curiosi, commoventi, virtuosissimi”.

È rimasta soltanto lei, con Carlo Conti, come colonna dell’intrattenimento Rai.

“La Rai ha la capacità di valorizzare il suo passato ma anche di rinnovarsi in continuazione. Stanno crescendo tantissimi talenti importanti che, nel giro di mesi, diventeranno le nuove colonne portanti della Rai”.

Sente una maggiore responsabilità in questa annata difficile, con programmi anche chiusi anticipatamente?

“Ogni volte che parte un programma nuovo, la responsabilità è immensa perché esci dal tuo studio, entri nelle case degli italiani e li devi convincere. Una responsabilità enorme perché portiamo sulle spalle un marchio importante che è quello di Raiuno. Per tutti è così, sempre. È un tipo di lavoro dove sei costantemente giudicato, soppesato, portato in gloria o buttato agli inferi. Ma il nostro gruppo di lavoro ama fare sempre proposte nuove, spiazzare, non ricucire pezzi di vecchie storie”.

Lei avverte una situazione diversa, dopo tanti addii importanti?

“In televisione gli arrivi e le partenze sono una cosa che succede ogni anno, in tutti i canali. Quello che conta nelle squadre, è la capacità di individuare nuovi giocatori per coprire ruoli importanti. E questo la Rai lo fa sempre. C’è indubbiamente molta letteratura, si scrive molto, come nel calcio mercato, ma conta se poi arrivi alla fine del campionato in una posizione di leadership e credo che la Rai chiuderà l’anno con la sua leadership incontrastata”.

Dispiaciuta per il passaggio di Amadeus al Nove?

“A me dispiace moltissimo perché Amadeus è una persona che stimo, a cui voglio bene e con cui ho lavorato. È un personaggio straordinario che ha dimostrato di avere grandi capacità. Ma la capacità della Rai è quella di creare delle squadre adatte anche ai momenti di difficoltà, per andare avanti e trovare delle soluzioni nuove. La Rai l’ha sempre fatto e continuerà a farlo”.

Condurrebbe Sanremo?

“Un conto è condurlo, come ho fatto bel ’92 una sera soltanto, con Pippo Baudo, altro è fare il direttore artistico. Tra Ballando con le stelle e il programma di primavera, sono già impegnata tutto l’anno. Per come sono fatta io, non riesco a infilarci un’altra cosa. Se no, quando dormo?”.

Mai tentata, anche lei, di passare sotto altre insegne?

“Ma no! Amo questa azienda, ci sono nata, ci sono cresciuta, ho avuto il mio grande acchiappa talenti che è stato Renzo Arbore. Quindi, sono e resto un personaggio Rai”.