Sabato 27 Luglio 2024

Magiche sfide alla consolle

MEGLIO IL GIOCO CHE LA TV

Magiche sfide  alla consolle

Magiche sfide alla consolle

Il mondo dei videogiochi le è di fatto sempre appartenuto se ricorda che fin da quando aveva quattro anni guardava rapita lo zio che si dilettava come single player e iniziava a farsi passare il suo joystick. Una leva di comando che a poco a poco le è diventata talmente familiare da indurre Alessia Giorgi, aka Hontas, a passare dalle sfide tra amici a dirette Twitch su cui la seguono oltre 160mila follower. "Mi hanno spinto alle live, ma all’inizio mi vergognavo poi una notte di quattro anni fa, così d’emblée, ho attaccato la diretta con Fortnite ed è andata bene".

Qual era il background?

"Avevo fatto il liceo studiando tantissimo e stavo per indirizzarmi ad Architettura che però non mi convinceva proprio del tutto, così mi sono presa un momento per pensare e quando mi sono resa conto che il gaming poteva diventare un lavoro remunerativo, ho lasciato definitivamente gli studi".

Adesso qual è la giornata-tipo?

"Molti pensano che non facciamo nient’altro che giocare. Ma non è così. Io mi alzo alle 7,30-8 e registro i video che poi apparirannno su Instagram, Tik Tok, You Tube, dalle 5 del pomeriggio vado in live fino a sera e dopo cena torno in camera a editare i video".

Le live sono solo dedicate al gaming?

"In realtà quando accendo faccio un paio d’ore di Just Chatting parlando di ogni tipo d’argomento, non solo di cose divertenti. Parlare fortifica il legame tra streamer e follower, dopodiché scegliamo un gioco da fare insieme".

I video, invece, che cosa immortalano?

"O parti divertenti delle live, oppure belle giocate di videogame o un’attività di unboxing, per esempio scartare il regalo di uno sponsor. La moda mi piace molto e su Instagram ne presento tanta".

Che cosa toglie a una ragazza di 25 anni una vita chiusa nel web?

"In realtà, essendo riuscita a creare un vero rapporto con chi mi segue, faccio anche viaggi con loro, ci vediamo il sabato sera, quindi mondo reale e virtuale s’intersecano e i cosiddetti leoni da tastiera nel weekend diventano persone in carne e ossa. Ma interpreto il relax anche come occasione per mangiare cibo spazzatura, mettermi sul divano a guardare una serie tv o qualche anime. Ma in questo mondo dove tutto dipende da te, è difficile ritagliarsi lunghi momenti di lontananza dallo schermo perché non guadagni e comunque, chi non ti trova, spesso migra verso altri soggetti. Il web è saturo".

Da quando è diventato un lavoro, si diverte ancora?

"Spesso non sei nella situazione psicologica e mentale adatta a ridere per sei ore di fila e allora mi sono data dei paletti: se sto male salto la diretta. Meglio non esserci che non poter dare il 100%. Ciò premesso, il divertimento resta perché amando i videogiochi il lavoro è anche distrazione".

Come la mette con gli haters?

"Essere donna in questo mondo è veramente pesante. Molti maschi t’insultano solo in quanto femmina e quindi, secondo loro, inadatta a giocare. Per fortuna il sessismo tende poco a poco a scemare ma essendo molto sensibile ho passato periodi di vero malessere. Crescendo ho capito che è normale non piacere a tutti, so che succederà sempre e do meno peso".

Che cosa le è rimasto del mondo precedente?

"Qualche amicizia ma molte sono scomparse perchè non capivano e mi prendevano in giro. Io, poi, ho fatto parecchi giri: da Pavia, sono stata un anno a Milano, un altro a Como e adesso sono tornata a Pavia".

Il futuro che tappe prevede?

"Non voglio fermarmi alle live su Twitch. Miro alla tv, ai palchi ed essendo appassionata di musica vorrei intraprendere la carriera di dj affiancandola a quello che faccio ora".

Chi sono i follower?

"Il settore è ancora molto per specialisti nel senso che chi veramente è immerso in questo mondo sono i 16-18enni. Già quelli della mia età spesso non conoscono e-sports e social gamer, invece i più piccoli se non giocano vengono presi in giro. Quando avevo io la loro età andavano molto i single player adesso invece spopolano i multiplayer tipo Call of Duty".