Martedì 10 Dicembre 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

“X è troppo tossico”. Stephen King lascia la piattaforma

L’autore di “Shining” lo ha annunciato in un post. Anche Jamie Lee Curtis, Don Lemon e quotidiani come The Guardian abbandonano il social: “È una macchina d’odio”

Stephen King, 77 anni

Stephen King, 77 anni

Roma, 18 novembre 2024 – Stephen King, 77 anni, tra i più famosi scrittori e sceneggiatori del genere horror, ha annunciato pubblicamente che abbandonerà X a causa dell’atmosfera “troppo tossica” sulla piattaforma.

L’autore di “Shining” lo ha dichiarato in un post sul social lo scorso giovedì. Riferendosi alla piattaforma rivale lanciata da Meta di Mark Zuckerberg, ha poi aggiunto: "Seguitemi su Threads, se volete”. Come spiega il Guardian, già in passato King aveva avuto degli scontri con Elon Musk riguardo la sua gestione del social. Poco dopo l’acquisto del sito da parte di Musk per 44 miliardi di dollari nel 2022, quando ancora era noto come Twitter, lo scrittore aveva minacciato di lasciare la piattaforma dopo una notizia secondo cui sarebbe stato chiesto agli utenti di pagare 20 dollari per mantenere il segno di verifica blu.

King ha criticato Musk anche durante la campagna elettorale presidenziale, durante la quale il CEO di Tesla ha utilizzato il suo account per sostenere la candidatura di Trump. In risposta a un'affermazione di Musk su X secondo cui la candidata del Partito Democratico, Kamala Harris, voleva “violare la costituzione”, King aveva scritto: “È ridicolo. Come sempre”. Lo scrittore nega dunque che sia stato Musk a “cacciarlo” dalla piattaforma, sostenendo che andarsene è una sua decisione.

King non è stato il solo a lasciare X. Recentemente, l’attrice Jamie Lee Curtis e il giornalista televisivo statunitense Don Lemon hanno abbandonato il social per motivi simili. Mercoledì scorso, anche il Guardian ha dichiarato che non posterà più dai suoi account ufficiali su X, perché i benefici di stare sulla piattaforma sono superati dagli aspetti negativi. Il quotidiano britannico ha citato “contenuti spesso inquietanti” presenti su X, come teorie di cospirazione di estrema destra e razzismo. Anche St. Pauli, una squadra della massima divisione della Bundesliga in Germania, ha annunciato giovedì scorso che non utilizzerà più X, descrivendolo come una “macchina d'odio”, mentre “La Vanguardia”, il quarto quotidiano più letto in Spagna per le notizie generali, ha affermato che smetterà di postare su X definendolo una “camera d’eco” per disinformazione e teorie del complotto.