Ancona, 17 settembre 2024 – Si è tenuto questa mattina ad Ancona il funerale di Massimo Canalini, una delle figure più influenti e visionarie dell'editoria italiana contemporanea, fondatore della casa editrice Transeuropa. L’editore è morto la scorsa domenica, 15 settembre, all’età di 68 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla stessa Transeuropa in un comunicato.
Canalini ha rivoluzionato il mondo della narrativa, portando alla ribalta autori che avrebbero segnato un'epoca. Grazie alla sua capacità di scoprire nuovi talenti, ha dato voce a scrittori come Enrico Brizzi, che con "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" (1994) è diventato un classico della letteratura giovanile italiana, e Silvia Ballestra, autrice di opere memorabili come "Il compleanno dell'iguana" (1991) e "I giorni della rotonda", ma ha pubblicato anche Angelo Ferracuti e la già anziana Joyce Lussu che ha contribuito a far riscoprire.
Nato ad Ancora nel 1956, Canalini nel 1979 ha fondato la casa editrice Il Lavoro Editoriale, e nel 1987 Transeuropa, con una precisa visione di impegno morale, intellettuale e civile, trasformando quest’ultima in una fucina di sperimentazione e creatività, offrendo una piattaforma a oltre 600 opere e lanciando più di 40 autori. Insieme all'amico e complice intellettuale Pier Vittorio Tondelli, ha creato un laboratorio di narrativa Under 25 che non solo ha scoperto nuovi talenti, ma ha anche spinto i confini della scrittura e della cultura italiana degli anni '80 e '90.
“Canalini non era solo un editore, ma un maestro per molti, che condivideva la sua passione e il suo fiuto infallibile per le storie – scrive Transeuropa nel comunicato di ricordo – Oggi perdiamo un visionario, un innovatore che ha cambiato per sempre la narrativa italiana. Il suo contributo alla letteratura, la sua dedizione e il suo spirito indomito ci accompagneranno sempre. A nome di tutti noi di Transeuropa, vogliamo dirti grazie, Massimo, per tutto quello che ci hai dato. La tua eredità vivrà nelle pagine che hai pubblicato e nei cuori che hai toccato. Ciao, Massimo. Grazie di tutto".