Sabato 31 Agosto 2024
BENEDETTA CUCCI
Magazine

L’epica dei Cccp. Ritorno a Bologna fedeli alla linea

Ieri sera il gruppo in concerto in Piazza Maggiore. Il via al tour fra nostalgia e rinnovate ambizioni.

L’epica dei Cccp. Ritorno a Bologna fedeli alla linea

L’epica dei Cccp. Ritorno a Bologna fedeli alla linea

Sono arrivati da tutta Italia e non sono solo ‘reduci’ di quei fantastici anni Ottanta che videro la nascita del gruppo reggiano. Per la prima data del tour italiano dei Cccp a quaranta anni dal primo vagito discografico, Ortodossia, edito da Attack Punk all’ombra delle due torri, e dopo una mostra, un film (Kissing Gorbaciov) e i tre concerti berlinesi, anche le nuove generazioni di trentenni sembrano Fedeli alla Linea.

Una piccola percentuale, va detto, perché i volti sono quelli di ‘chi c’era’ all’origine (magari hanno visto anche i Clash nell’Ottanta) e quei quarantenni che li hanno scoperti dopo.

È una grande rimpatriata anche a suon di t-shirt antagoniste d’epoca, Kossiga con la K, DDR a caratteri cubitali. Qualcuno ha indossato la nuova t-shirt bianca e rossa del tour Cccp In Fedeltà la Linea c’è.

Tutti in fila già dalle 19, con molto relax, trovando un proprio posto in quella piazza Maggiore bolognese che è diventata una cittadella epica. E quando Giovanni Lindo, Massimo, Annabella e Fatur salgono sul palco con la band, in ritardo alle 21,10, la gente fischia perché la musica non inizia e ci sono ancora gli Idles e poi ancora i Ramones con Havana Affair ad allietare i novemila.

Il clima si riscalda. Che succede? Perché non iniziano?

21,18: si accendono le luci viola, un boato, la luna alta in cielo e Annarella inizia a declamare col suo accento emilianissimo: “Ciò che fu ciò che è stato, ciò che è scampato. Cellula dormiente risvegliata al presente all’erta sto, inquieto l’orizzonte“.

Poi ecco Giovanni Lindo Ferretti che prende la scena e intona Depressione Caspica dall’ultimo album Etica Epica Etnica Pathis. Molta solennità, ma è un attimo ed ecco Rozzemilia e la folla si agita.

Arriva il momento di Fatur. Mezzo nudo agita il palco, corre, fa coreografie. Arriva Oh battagliero ed è strano l’effetto che si produce in piazza… sembra la festa del Ferragosto. E lo sguardo corre in cielo.