Martedì 30 Aprile 2024

L’alpinista e il suo cane. Due cuori un’amicizia

E l’uomo incontrò il cane. È proprio il caso di rispolverare il celebre saggio di Konrad Lorenz quando si ha...

L’alpinista e il suo cane. Due cuori un’amicizia

L’alpinista e il suo cane. Due cuori un’amicizia

E l’uomo incontrò il cane. È proprio il caso di rispolverare il celebre saggio di Konrad Lorenz quando si ha tra le mani il primo esperimento letterario, che tra l’altro è già un successo, di Cédric Sapin-Defour, professione alpinista e con un talento innegabile quando si cimenta con la parola. E benché ’Il suo odore dopo la pioggia. Io e Ubac, dieci anni d’amore’ (Salani, 245 pp., 16 euro) non sia un saggio ma la biografia di un rapporto tenero e profondo, iniziato nel 2003, tra chi scrive e quello che da secoli è considerato il miglior amico dell’uomo, non per questo la compagnia della sua scrittura ha meno valore. Perché Defour ci sa fare. E alterna le sue istantanee con Ubac a poderose riflessioni sul senso della vita e di una scelta, quella di dividere la propria esistenza con un cane, tutt’altro che scontata e, talvolta, portatrice di regali immensi. È lui stesso a dirlo all’alba del suo racconto: "Gli incontri decisi ad abbellire la nostra vita avvengono nelle giornate cupe, è così, niente li annuncia".

Anzitutto una curiosità: Lorenz lo ha letto?

"No. E ho preferito evitare di leggere libri che affrontassero l’argomento di cui volevo parlare, almeno ultimamente. Avevo la mia storia da raccontare e non volevo essere influenzato da altri autori".

Il suo libro anche è un viaggio alla scoperta di sé. Quanto e come l’ha aiutata il suo Ubac?

"Molto. Quando sei in silenzio e hai un essere come Ubac che ti guarda, non puoi barare. Ubac è stato per me uno specchio fedele. La compagnia di un cane porta con sé amore, ma anche tanta eleganza. E ti consente di rivalutare il tempo, che scorre in modo diverso: si contrae, offre maggiori opportunità per pensare. Il che ti aiuta anche a scrivere meglio".

C’è differenza tra una storia d’amore con un essere umano e quella che si ha con un cane?

"No, non credo. Si tratta comunque di due cuori che battono insieme. E il rapporto con un cane, e in generale con un animale, può essere altrettanto intenso e ’carnale’, ovviamente con tutte le distinzioni del caso".

C’è un altro Ubac nella sua vita? E racconterà anche la sua storia?

"Vivo con un altro cane, ma non ne parlerò. Anzitutto perché non volevo imporgli la nostalgia di Ubac, e poi non sarebbe una buona idea".

Cosa consiglierebbe a chi vuole dividere la propria vita con un cane?

"Non voglio dare lezioni. Vivere con un cane è una decisione importante. Ciascuno deve essere in grado di costruire la sua storia. Certo: provo stima e ammirazione nei confronti di chi sceglie di impegnarsi in tal senso".

Spesso tendiamo a considerare i cani e gli animali, esseri umani a tutti gli effetti. Per esempio comprando cappottini e passeggini. Cosa ne pensa?

"Ognuno è libero di fare quello che vuole. A me stanno a cuore la grazia e la potenza originaria degli animali. Non compro né cappottini né passeggini".

Il suo odore dopo la pioggia è il suo esordio letterario e mi pare stia andando bene…

"Direi di sì, ma sono molto curioso di capire come verrà accolto in Italia. Staremo a vedere".

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