C’è una parete dell’amore nei sotterranei dell’Assisi ai tempi dell’impero romano. Ci si arriva dalla cripta del Santuario della Spogliazione, passando attraverso i segni e i resti di una storia millenaria. Il romantico dipinto si trova esattamente nel criptoportico della cosiddetta casa di Properzio. Risale al I secolo dopo Cristo e fu realizzato dallo stesso poeta Sesto Properzio di cui la città di San Francesco vanta i natali. "Si tratta di un viridarium – spiega l’operatrice museale Beatrice Camilli – una sorta di finestra spalancata su un giardino in cui sono raffigurati ben 96 uccellini, tutti diversi tra loro, che sono tra rami che volteggiano nel nulla, con foglie o petali di fiori a forma di cuoricini". "Possiamo certamente chiamarla la parete degli innamorati, sia per i cuori dipinti, sia per il nome proprio di Properzio che è questo poeta elegiaco che nelle sue opere parla del suo spassionato amore per Cinzia, la donna che a volte si nega e a volte si concede", spiega Camilli. "È un’opera speciale che può essere dedicata a tutti gli innamorati nel giorno di San Valentino, che idealmente, nel farsi un reciproco dono, si possono proprio scambiare questa parete".
MagazineLa parete dell’amore è ad Assisi