Venerdì 26 Luglio 2024

La ’ginnastichina’ copyright Accio

La ’ginnastichina’ ha una ricetta anche per chi ha urgenza di smaltire le abbuffate natalizie. La svela l’inventrice dell’antiallenamento, Federica...

La ’ginnastichina’ copyright Accio

La ’ginnastichina’ copyright Accio

La ’ginnastichina’ ha una ricetta anche per chi ha urgenza di smaltire le abbuffate natalizie. La svela l’inventrice dell’antiallenamento, Federica Accio, che nel 2017 ha creato @informaconfede con l’obiettivo di sovvertire e rivoluzionare il concetto di allenamento, introducendo quello di antiallenamento. Così, fedele alla convinzione che il movimento fisico non debba essere sofferenza né portarsi dietro il dolore da post-workout, suggerisce cosa fare per bruciare qualche caloria dopo le chilometriche sedute a tavola. "Chi vuole stare indoor può scegliere cinque o sei delle canzoni preferite e mettersi a ballare per una ventina di minuti. E’ anche liberatorio dal punto di vista psicologico, fa prendere confidenza col proprio corpo, libera dai limiti chi si fa scrupoli a danzare solo in una stanza. Mentre chi preferisce l’attività oudoor la regola ideale è quella del 3+2, ovvero tre minuti di camminata svelta, oscillando le braccia ed estrovertendo il bacino, abbinata a due minuti di corsetta leggera. Adottare questo piano da oggi all’8 gennaio basta per rientrare nella taglia".

In cosa differisce la sua proposta da quella classica?

"Nella dose, ognuno deve scegliere la propria che dev’essere una via di mezzo tra la divanite acuta e il fitness ad alta intensità".

A quale target si rivolge?

"A tutte le donne dai vent’anni in su anche perchè online diversifico (tenendo pure conto del modulo anamnestico che si può compilare) e soprattutto concedo quanto riposo si desidera tra un esercizio e l’altro, smentendo che solo il lavoro aerobico spinto faccia bruciare i grassi. L’affaticamento non è necessario. La ’ginnastichina’ la possono fare sia le ragazze in perfetta forma muscolo-scheletrica che chi soffre di piccole o grandi patologie che impediscono di frequentare una palestra dove il lavoro non è specifico e personalizzato".

Resta tuttavia basilare la costanza...

"E’ uno dei requisiti insieme allo switch mentale che ponga l’esercizio fisico come una sorta di farmaco preventivo. Via quindi all’assillo della prova-costume, ma stabilire che cardio-attività e stretching tre volte a settimana, migliorando l’alimentazione, influiscono non solo sulla coscia che si snellisce ma anche sulla pelle che appare più luminosa e tonica".

Online c’è anche il videoclip con la sua prima canzone che non a caso s’intitola ’Odio la palestra’. Provocazione?

"Io ho sempre odiato la palestra pur avendoci lavorato per vent’anni. Già a scuola molte compagne si rifiutavano di fare l’ora di ginnastica perché percepivano la lezione come esagerata. E in chi non è portato, ovviamente, questa repulsione resta dentro".

E lei ha raccolto queste pecorelle smarrite che devono essere davvero tante se i follower su Instagram hanno superato le 114mila unità...

"Muoversi divertendosi e capire di stare meglio senza dover grondare sudore è l’uovo di Colombo. Mi sono laureata nel 2000 in Scienze Motorie e ho fatto corsi di ogni tipo, dall’acquagym al Pilates, ho lavorato nelle scuole essendo maestra elementare. E ho capito che serviva una rivoluzione. Così nel 2017 ho avviato @informaconfede, che è stato una grande e bellissima sorpresa, dopo la grande frustrazione degli anni trascorsi in palestra. Diciamo che la mia Pippo Baudo è stata l’Estetista Cinica che ha fatto da volano al sito e ai libri, poi è bastato il passaparola"

Quali sono gli esercizi base di questa rivoluzione dolce?

"Sono stata la prima in Italia a studiare una sequenza di esercizi che stimolano l’organismo ma anche la testa. Cito la farfalla drenante - sul tappetino a pancia in su, con gambe e braccia unite che allargo e riunisco stimolo e do beneficio al microcircolo, all’interno coscia, all’addominale -, la ranocchia, il brum brum. Il mio preferito è però la corsetta avanti e indietro che si può fare ovunque anche in un metro e mezzo di spazio. Basta fare 3-4 passi avanti e altrettanti indietro respirando da naso e bocca. Quando si procede in retromarcia lo stimolo alla catena cinetica posteriore modella il sedere, sostiene la colonna vertebrale e ossigena al meglio i tessuti".

l. bo