Jennifer Lawrence al photocall a Londra (LaPresse)
New York, 26 febbraio 2018 - Le scene di nudo nel film 'Red Sparrow' sono servite a Jennifer Lawrence per superare il trauma di aver visto le sue foto intime finire in rete nel 2014 quando il suo cellulare fu hackerato con il furto di numerose immagini private. A rivelarlo è stata la stessa attrice al programma '60 Minutes Australia'.
"Ci è voluto un po' per dire sì ma dopo aver finito di girare mi sono sentita forte", ha dichiarato la 27enne star confessando che la notte prima il solo pensiero di essere nuda come mamma l'ha fatta (sue parole testuali) non l'ha fatta dormire. "Sì - ha ammesso - non ho dormito la notte prima perchè è stato come avere l'incubo di trovarsi completamente nuda in classe ma dopo aver finito la scena mi sono sentita forte".
"Ho capito che c'era una differenza nel farlo con il consenso o senza il consenso - ha aggiunto - così il primo giorno mi sono presentata e l'ho fatto, sentendomi restituire il potere di prendere le mie decisioni. Ho sentito come se qualcosa che mi era stato preso mi fosse stato restituito e l'ho utilizzato nella mia arte".
La Lawrence ha ricordato anche come si era sentita nel 2014 dopo che molte sue immagini private finirono online. "Rubare quelle foto è stata una violenza inaudita - ha detto - mi sono sentita come se mi avesse attaccato tutto il pianeta". La Lawrence non ha mai dato corso legale in quanto disse che "niente le avrebbe riportato la pace e la serenità".
Nel film l'attrice veste i panni Dominika Erogova, una ballerina russa ingaggiata in un programma di intelligence nel quale viene addestrata per usare l'arte della seduzione e della manipolazione sessuale per incastrare spie. Alcuni giorni fa aveva raccontato alla rivista statunitense 'Entertainment Tonight' che durante le scene di nudo, alla fine, ad essere imbarazzata era stata la troupe.
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