Ogni giorno può essere buono. "E soprattutto se anche a tavola riusciamo a fare le scelte giuste. Un giorno buono è un giorno che fa bene", dice Marco Bianchi, popolarissimo ambasciatore dell’alimentazione salutare. Diplomato in ricerca biomedica all’Istituto Mario Negri di Milano, è divulgatore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi. E in parallelo ha sviluppato la passione per la cucina, declinandola in una serie di libri e programmi tv ricchi di consigli per trovare il benessere nel piatto. ’Il giorno più buono’ (edito da Harper Collins) è il suo manuale più recente: più di settanta ricette e idee per prendersi cura di se stessi e degli altri, dalla colazione alla cena. Bianchi lo sta presentando in giro per l’Italia: martedì 5 dicembre, per esempio, sarà a Castellarano (Reggio Emilia), in dialogo con la cardiologa Catia Paganelli per gli incontri di "Dica 33".
La prevenzione passa anche da quello che mangiamo...
"Certo, il 70% delle malattie cardiovascolari e il 30% dei tumori potrebbero essere evitati mangiando correttamente".
E quali sono allora le azioni fondamentali da compiere?
"Prima di tutto, portare in tavola (sia a pranzo che a cena) un piatto unico coloratissimo. Significa comporre il nostro pasto in primis con i colori del mondo vegetale: il pasto ideale dovrebbe essere composto almeno per metà da frutta e verdura, e per un altro quarto da proteine vegetali o animali da scegliere fra carni preferibilmente bianche, pesce azzurro, legumi, uva e formaggi e, perché no?, anche frutta secca. L’altro quarto è rappresentato dai carboidrati, soprattutto di tipo integrale: le fibre proteggono e prevengono".
Il giorno buono inizia dalla colazione. La sua com’è?
"Ultimamente non manca mai il pane integrale, anche biologico o di segale: con uovo strapazzato e caffé, è una gioia. Adesso poi siamo nella stagione di clementine e pere, fra i miei frutti preferiti: a colazione, offrono già la giusta dose di frutta fin dal mattino".
Quali sono gli errori più frequenti a tavola?
"L’abuso di grassi e di zuccheri semplici: merendine, creme spalmabili, dolci che ne contengono non sono sempre adatti alla salute quotidiana. Di tanto in tanto è sempre possibile concederseli, ma è sempre meglio non esagerare".
Nel libro lei rivela anche alcuni ‘miti’ da sfatare...
"Sì, avevo voglia di andare anche controcorrente, spiegando ciò che davvero fa la differenza a tavola, secondo un dato scientifico. Per esempio, è giusto sapere che alcuni caffè al giorno (al massimo cinque o sei tazzine), non zuccherati, agiscono da integratore naturale: il caffé contiene anche acido clorogenico, una sostanza che ci permette di ridurre l’assorbimento dei grassi".
E la pasta?
"Secondo un luogo comune non andrebbe mangiata di sera. E perché mai? Il triptofano presente nella pasta e nei latticini è un aminoacido che migliora il sonno, rendendolo più piacevole e duraturo".
Qual è il suo piatto preferito?
"Pizza e pizzoccheri. Sono diversi, ma hanno la combinazione giusta di carboidrati e formaggi, dunque di aminoacidi".