Lunedì 29 Aprile 2024

I Pinguini “milionari“ dicono 33 e puntano gli stadi

I Pinguini Tattici Nucleari, band bergamasca di successo, affrontano la sfida di mantenere l'allure originale mentre conquistano stadi e arene con sold-out. La band si impegna a non perdere l'essenza artistica nonostante il grande successo commerciale.

I Pinguini “milionari“ dicono 33 e puntano gli stadi

I Pinguini “milionari“ dicono 33 e puntano gli stadi

Per i Pinguini Tattici Nucleari non dev’essere facile rimanere il gruppo della porta accanto. O anche solo darne l’impressione. È una vera e propria impresa mantenere intatta l’allure un po’ naif della band di provincia che ce l’ha fatta davanti ad un’agenda milionaria come quella che dal trionfale (doppio) giro di concerti del 2022 ha consegnato il sestetto bergamasco agli stadi del 2023, per poi riportarlo nelle arene nel 2024 e, notizia di queste ultime ore, di nuovo negli stadi nel 2025. Sempre all’insegna del sold-out. Il filmato che nel finale del Non Perdiamoci Mica Di Vista - Fake News Indoor Tour, trentatré show destinati a tenere gli eroi di Ringo Starr sulla strada fino al 29 maggio approdato ieri e l’altra sera tra le gradinate in deliquio del Forum di Assago, invita tutti ad assicurarsi un biglietto tramite QR code pure per la prossima stagione la dice lunga, infatti, su quale macchina da profitti si siano trasformati i Pinguini, capaci di mettere a bilancio un milione di spettatori solo nell’ultimo anno.

Ma finché la percezione della gente rimarrà quella del party assieme agli ex compagni di liceo, niente di cui preoccuparsi. Anche se, tra pedane idrauliche e maxiscreen, la liturgia di questo tour “indoor” resta simile a quella degli stadi (a cominciare da alcuni filmati, dal rito del ‘tatuaggio’ sul palco o dal momento convivale che riunisce il gruppo attorno al tavolo) e il repertorio pure. "Negli stadi dell’Hello World Tour, però, avremo un nuovo progetto" promette il frontman Riccardo Zanotti anticipando la probabile pubblicazione di un album.

In bilico tra Scrivile scemo e la citazione della Fix you dei Coldplay aggiunta al finale di Ridere (“E ti cantavo Fix you per farti dormire quando il mondo ti teneva sveglia…”), lo spettacolo è una corsa all’ultima hit che non tralascia citazioni del Neruda di Ode al carciofo e una riflessione sul tema del prossimo propiziata da Pensa agli altri, sonetto del poeta palestinese Mahmoud Darwish. "Troppo spesso la tendenza è quella di prendere le parti contro qualcuno, noi invece ci siamo messi dalla parte di quelli che secondo noi sono gli oppressi" spiega il tastierista Elio Biffi. "Non ci piace essere divisivi , ma ogni tanto guardare l’abisso diventa necessario". "Quel milione di spettatori è importante – dice Zanotti – ma non vogliamo diventare solo una cifra. Anche perché in questo mestiere possono subentrare seri disagi quando si comincia a parlare troppo di numeri e poco di arte. Limitiamoci a considerare quel milione solo come il simbolo di un bel viaggio".

Andrea Spinelli

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