Rimuovere il calcare, specialmente quello accumulato da tempo, è una delle principali sfide delle pulizie casalinghe. Prima di passare in rassegna alcuni dei principali rimedi naturali – ecologici ed economici – che possono far splendere di nuovo lavandini e sanitari, è utile ricordare che igienizzarli regolarmente può prevenire la formazione delle incrostazioni, soprattutto in aree in cui l'acqua del rubinetto è particolarmente dura.
Aceto bianco
Ecco uno dei rimedi della nonna per eccellenza. Dopo aver diluito l’aceto con un po’ di acqua, si applica la miscela con una spugna sulle incrostazioni e si lascia agire. Per le incrostazioni più ostinate, bisognerebbe lasciare immerse le parti da pulire in acqua e aceto per tutta la notte. Dopo aver eliminato il calcare, si asciugano i vari componenti con un panno pulito. Nel caso della lavatrice, si può predisporre un lavaggio a vuoto mettendo nel cestello una vaschetta o comunque un piccolo contenitore di aceto diluito, con azione disinfettante oltre che disincrostante.
Bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio va diluito in acqua e, se si vuole, si può aggiungere qualche goccia di aceto. Lo si applica poi con una spugnetta sulle aree incrostate. Si può anche inserire mezza tazza di bicarbonato nel cestello della lavatrice eseguendo un lavaggio a vuoto. Questa operazione può essere fatta una volta al mese.
Limone
Anche il limone, grazie alla sua acidità, è perfetto per eliminare il calcare. Se ne prende uno, lo si taglia in due parti e con quelle metà si strofinano le superfici in acciaio e altre aree coperte di calcare. Per un'azione ancora più potente ed efficace, si può fare un mix di bicarbonato e limone.
Cetriolo
Oltre a essere idratante e rinfrescante a tavola, soprattutto d’estate, il cetriolo può anche aiutare a contrastare i segni del calcare. Lo si taglia a fette e si strofinano queste ultime, per qualche minuto, sulle aree incrostate, poi si asciugano con un panno morbido e pulito.
Calcare ostinato
Per i casi più ostinati, in commercio esistono spray specifici con formulazioni chimiche nonché l’acido citrico, da usare in abbinamento a piccoli strumenti come un panno in microfibra leggermente ruvido e uno spazzolino da denti per strofinare le parti da trattare, anche le più piccole. Vanno però usati con cautela e prudenza, proteggendo adeguatamente occhi e mani.
Errori da non fare
Rimuovere il calcare può sembrare un compito semplice, ma ci sono diversi errori comuni che possono compromettere i risultati o addirittura danneggiare le superfici. Attenzione, per esempio, a non usare prodotti troppo abrasivi, spugne metalliche o lana d’acciaio, soprattutto quella di grana grossa: possono graffiare e danneggiare le superfici delicate come i rubinetti cromati, i vetri delle docce e le parti in acciaio inox.
Vanno evitati anche candeggina pura, che può scolorire e danneggiare alcune superfici, ammoniaca, che può produrre vapori tossici se miscelata con altre sostanze, e acido muriatico, estremamente corrosivo e pericoloso in ambito domestico. È poi fondamentale non mescolare diversi prodotti chimici. Bisogna sempre usare un prodotto alla volta, risciacquando bene, ogni volta, le superfici. L’acqua bollente può essere efficace per rimuovere il calcare, ma va usata con cautela. Potrebbe danneggiare materiali sensibili come il vetro temperato.