di Eva Desiderio
Bandite le esagerazioni, che non sono tempi né di massimalismo, né di troppe sorprese. La moda maschile per l’estate 2025 che – dopo Pitti Uomo 106 – si è spostata alla Milano Fashion Week con le collezioni degli stilisti e le presentazioni di grandi gruppi e nomi importanti dello stile, ha scelto la via della prudenza e della morigeratezza, tratteggiando una figura maschile bella e rassicurante. E mentre a Parigi in questi giorni impazzano le collezioni dei grandi gruppi del lusso, ecco che Milano si riprende lo scettro di una moda bella e possibile. Da Prada però Miuccia Prada con Raf Simons tentano un’operazione di freschezza con un casting di giovanissimi modelli e una collezione piena di leggerezza, di pullover colorati e corti in vita, pantaloni ampi che enfatizzano la cintura portata sui fianchi, le giacche che scivolano.
C’è la tuta con profilature di colore vivo in passerella da Prada che comincia da una capanna bianca da dove escono i modelli e anche una maglietta col volto del pittore francese Bernard Buffett. Bella la sfilata di Fendi, dove la manualità delle lavorazioni trionfa a cominciare dal tipico punto selleria. Multitasking il guardaroba di Moschino con la seconda prova del direttore creativo Adrian Appiolaza ingaggiato pochi mesi fa dal Gruppo Aeffe per la sua indubbia esperienza e bravura. Ci sono infatti tante tasche portatutto sulle giacche di questo moderno esploratore tra natura e vita di città. J.W.Anderson si conferma una delle menti più fervide del fashion internazionale e ancora una volta sceglie Milano Fashion Week, organizzata da Camera Nazionale della Moda Italiana, per presentare la linea che porta il suo nome. Diverte a schiuma di perle ricamate sulle felpe, ispirata a quella delle birre Guinnes con cui Anderson ha siglato una partnership che verrà svelata a novembre 2024. In collezione maglieria gigantesca, colori da evidenziatore, enfasi di fiocchi sulle camicie.
La corsa dei cavalli sulla battigia viene proiettata sulle pareti dell’Armani Teatro di via Bergognone per la collezione Liberi nella Natura di Emporio Armani. Si sogna in libertà ad ogni uscita, ci si immagina fuori dalla città in luoghi magici e tranquilli, con abiti dalla sensualità rilassata, giacche morbide e allungate, gilet desiderabili, lane mescolate a sete, reti, maglieria al top, un sentimento campestre ed equestre che contagia i pantaloni portati spesso dentro gli stivali. Borse da buttero e cappelli di paglia, giovanotti spensierati e felici in colori neutri o di campanga bruciata d’estate.
Festeggia 15 anni di storia del brand MSGM Massimo Giorgetti che celebra la voglia di vacanza in tutta la collezione per lui e la precollezione per lei. "Siamo qua per mantenere il successo conquistato", dice scherzando che ripensa ai suoi ricordi d’infanzia su quella spiaggia. Ma in collezione c’è una sintesi del mare di tutto il mondo. Esplode un nuovo colore: il marrone, in ogni sfumatura, dal noce al cioccolato fondente. Ed è brown il nuovo colore della sera di Brunello Cucinelli con un bellissimo tuxedo per le occasioni più eleganti che ’spazza via’ ogni nero, bianco o blu dello smoking troppo scontato. Nella collezione anche un inedito rosa fiore di pesco, molto fresco, tanto lino per doppio petto a sei bottoni, camicie con stampa maiolica sfumata, colletti stile cubano come racconta Alessio Piastrelli che affianca Cucinelli nella direzione creativa delle collezioni maschili.
Andrea Guerra, ad del Gruppo Prada, lascia soddisfatto la presentazione di Church’s marchio inglese nel portafoglio dell’azienda di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, per le magnifiche scarpe Shanghai, trovate negli archivi del primo Novecento. Mirtillo slavato, malva delicato, gessati impalpabili da Eleventy che continua a crescere sui mercati. Collezione centrata sul rapporto prezzo-qualità, col grigio grafite che è l’alternativa al nero. C’è anche una capsule dedicata al golf con materiali techno e seta tecnica di Zegna come mostra orgoglioso Marco Baldassari, ad di Eleventy, fondatore del brand e direttore creativo delle linee maschili. È la coloratissima capsule dedicata al mare la novità di Harmont&Blaine, il marchio del Bassotto, che fa un salto nel passato degli anni Novanta con una linea maschile e femminile molto allegra e spensierata. E questa vocazione marinara è in tutte le categorie di prodotto fino agli accessori. "Abbiamo chiuso il 2023 a 100 milioni di euro di fatturato e di questo siamo contenti e orgogliosi – dice Paolo Montefusco, Ceo di H&B – con margini importanti. E per il 2024 continueremo a crescere".