
di Giovanni Serafini La mattina del 19 luglio 1898 Émile Zola, partito precipitosamente la sera prima da Parigi, arriva alla stazione Victoria di Londra. È un uomo solo, prostrato ma ancora combattivo. A 58 anni ha dovuto affrontare l’esilio per evitare il carcere. Il 13 gennaio di quello stesso anno la pubblicazione del suo J’Accuse! sulle colonne del quotidiano L’Aurore aveva scatenato una tempesta politica senza precedenti. Tre processi in sei mesi. L’ultimo, davanti alla Corte d’Assise di Versailles, si era concluso il 18 luglio con la condanna definitiva a un anno di prigione: lo scrittore che aveva difeso Alfred Dreyfus...