Mercoledì 24 Aprile 2024

Russia, oppositore della guerra condannato a 6 anni e 11 mesi di carcere

In primo grado Alexei Gorinov era stato condannato a 7 anni per aver diffuso 'fake news'. Si era semplicemente schierato contro la guerra in Ucraina

Alexei Gorinov con la scritta "Avete ancora bisogno di questa guerra?", 08/07/2022 (Ansa)

Alexei Gorinov con la scritta "Avete ancora bisogno di questa guerra?", 08/07/2022 (Ansa)

Mosca, 19 settembre 2022 - Alexei Gorinov, oppositore russo di Putin, è stato condannato a 6 anni e 11 mesi di carcere per essersi schierato contro l'invasione dell'Ucraina. L'accusa 'ufficiale' è la diffusione di 'fake news' sull'esercito russo. Lo riporta la testata online Meduza. 

Russia, Duma approva pesante legge contro "fake news" su esercito

In primo grado il consigliere all'assemblea rionale di Krasnoselsky, a Mosca, era stato condannato a 7 anni. "Il tribunale ha escluso dall'accusa contro Gorinov il riferimento a "un gruppo di persone che agiscono previo accordo", lasciando semplicemente quello a "un gruppo di persone". Il consigliere ha commesso 'il reato' ad aprile, quando - insieme a un'altra deputata dell'opposizione, Elena Kotenochkina - si è espresso contro la proposta del consiglio municipale di organizzare un concorso di disegno per bambini e un festival di ballo. In quell'occasione, Gorinov ha detto che "i bambini stavano morendo" in Ucraina, di conseguenza non era opportuno che i loro coetanei russi continuassero le attività ludiche come se niente fosse. "Credo che tutti gli sforzi della società civile russa dovrebbero mirare solo a fermare la guerra e ritirare le truppe russe dal territorio dell'Ucraina", ha detto Gorinov durante la riunione di lavoro.

In Russia il governo sta inasprendo la censura e la repressione del dissenso, e una nuova legge 'bavaglio' prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute 'false' dalle autorità, vietando di fatto di criticare la guerra in Ucraina. Gli avvocati di Gorinov hanno chiesto alla corte di sospendere il procedimento penale e rivolgersi alla Corte Costituzionale affermando che la legge in base alla quale viene accusato l'oppositore non rispetta i principi della Costituzione russa.