Roma, 5 giugno 2024 – Giubbotto antiproiettile, chef assaggiatori e kit anti-veleno portatile. La vita dello zar Vladimir Putin è scandita da rigide misure di sicurezza in modo da scongiurare qualsiasi minaccia alla sua incolumità. I servizi speciali di sicurezza avrebbero intensificato lo schema giornaliero ad un livello senza precedenti dopo l’assassinio del primo ministro giapponese Shinzo Abe nel 2022 e l’attentato del mese scorso alla vita del primo ministro slovacco Robert Fico.
Dal 2023, dunque, il presidente russo Vladimir Putin non esce più senza il giubbotto antiproiettile: lo indossa in occasione di eventi pubblici all’aperto, incluso nella sua roccaforte: Mosca. La notizia è stata riportata da funzionari russi citati dal quotidiano russo Moscow Times. La decisione di indossarlo durante gli eventi pubblici all’aperto, incluso il 9 maggio scorso alla parata del Giorno della Vittoria – secondo una di queste fonti – è stata presa su raccomandazione del Servizio di sicurezza presidenziale (Sbp), unità all’interno del Servizio di guardia federale (Fso) che protegge il presidente. Dopo l'attentato al premier slovacco Fico, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva detto: "Le misure di sicurezza in Russia sono al livello standard. Stiamo facendo tutto ciò che è necessario per garantire la sicurezza del presidente".
In realtà, scrive il giornale russo, “i servizi speciali controllano praticamente ogni aspetto della vita di Putin”, fino a “testare tutti i suoi pasti con un laboratorio portatile per verificare che non ci siano tracce di veleno”, ha detto una fonte vicina al Cremlino. "Il presidente ha chef personali che viaggiano sempre con lui, oltre che ad una dispensa privata di generi alimentari", si apprende da Moscow Times. "Anche in questo caso, c'è sempre un gruppo speciale di funzionari che viaggia con Putin e ha il compito di controllare tutti i pasti prima di servirli” allo zar.