Venerdì 26 Aprile 2024

Pensioni, Portogallo cambia idea. Pronto a tassare (anche) quelle degli italiani

Il partito socialista pensa di introdurre un'aliquota al 10% per i "residenti non abituali"

La spiaggia di Cascais in Portogallo

La spiaggia di Cascais in Portogallo

Lisbona, 28 gennaio 2020 - Il paradiso delle pensioni può attendere, anche in Portogallo.  L'esodo di italiani verso il paese lusitano, in cerca di una tassazione assai favorevole dell'assegno previdenziale, potrebbe presto finire. Al culmine della crisi finanziaria del 2009, Lisbona decise di introdurre agevolazioni fiscali per attrarre pensionati (e potenziali consumatori) dall'estero. In pratica, chi risulta "residente non abituale" viene esentato dal pagamento delle tasse sulla pensione (versata dalla previdenza italiana) per 10 anni, a patto che viva in Portogallo per almeno 6 mesi l'anno. Una misura che ha spinto diversi connazionali ad abbandonare il Bel Paese per 'svernare' all'estremo occidente dell'Europa, in uno Stato fra l'altro dal clima mite, con costo della vita abbordabile, basso tasso di criminalità e sanità efficiente. Ma, almeno per quanto riguarda l'assegno previdenziale, le cose potrebbero presto cambiare.

Pensioni in Portogallo, le novità in arrivo

Messa alle spalle la crisi del 2009, Lisbona valuta infatti l'introduzione di una tassazione fino al 10% sul reddito annuo dei pensionati. A suggerire il cambio di rotta, il partito socialista portoghese che studia un emendamento alla legge di bilancio per imporre il balzello. "Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un'aliquota del 10% sulle loro entrate", ha detto in conferenza stampa Catarina Mendes, il leader del gruppo socialista in Parlamento. Certo, manca ancora l'ok dell'Aula, ma il via libera sembra probabile dal momento che i socialisti hanno da soli 108 seggi su 230. Raggranellare una manciata di consensi per un provvedimento simile non dovrebbe essere un problema. 

Come funziona ora

A oggi, l'agevolazione fiscale per la pensione viene concessa con determinati requisiti. Ne beneficia chi vive in Portogallo da almeno sei mesi e non è mai stato tassato come residente abituale nei 5 anni precedenti la richiesta. Per essere considerato "residente non abituale" occorre vivere nel Paese minimo sei mesi più un giorno ogni anno. La richiesta dello status va inoltrata presso l'Agenzia delle Entrate portoghese. Ovviamente non sono solo gli italiani a godersi lo sgravio, ma anche moltissimi francesi e tedeschi. I nostri connazionali che si trasferiscono in Portogallo percepiscono una delle pensioni più alte tra coloro che risiedono all'estero (circa 2.800 euro). Tra le mete preferite c'è l'Algarve, regione del sud in riva all'Oceano Atlantico, dove risiede un numuero consistente di connazionali 'over 65'. Ora per i 'turisti della previdenza' italiani (e non) si prospettano tempi duri.