Parigi, 3 settembre 2015 - Si presentavano al Louvre con la 'divisa d'ordinanza' del turista tipo: macchina fotografica, cappellino, short e scarpe comode, e affiancandosi ai turisti quelli veri - incantati davanti alla Gioconda e agli altri capolavori del museo parigino - entravano in azione con mano svelta, scippando a tutta forza. Sono 17 uomini e donne, in gran parte romeni (soprannominati 'la gang del Louvre' per la specializzazione ormai pluriennale, ma colpivano anche al museo d'Orsay, alla tour Eiffel e Versailles) e vanno a processo oggi a Parigi. Non sarebbero responsabili di scippetti da pochi euro: tra il 2005 e il 2013 - per dire - hanno trasferito in Romania denaro per un ammontare di 700mila euro.
La gang secondo le indagini ha messo in mostra un'organizzazione gerarchica, familiare, con capi che davano ordini ed esecutori estremamente allineati. Avevano messo a punto anche una strategia nei casi in cui venivano sorpresi con le mani nel sacco: gettarsi in terra e cominciare a urlare, rotolarsi e denudarsi, provocando disordine fra la folla e riuscendo in questo modo spesso a fuggire. Sono emerse in diversi casi complicità con il personale e i guardiani dei musei.