
Missili russi sulle centrali elettriche
KIEV
Massicci attacchi aerei russi hanno tempestato l’altra notte le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, mutilando ulteriormente una rete elettrica già gravemente in affanno, e colpendo poi in pieno giorno anche zone residenziali ad alta densità a Kharkiv, la seconda città del Paese, provocando la morte di tre civili. Attacchi che hanno strappato un commento indignato al presidente Volodymyr Zelensky, secondo il quale è ora di mettere fine a questo stillicidio di attacchi terroristici, consentendo all’Ucraina di poter colpire preventivamente gli aerei e le postazioni di lancio in territorio russo. "Sono necessarie decisioni coraggiose dai nostri partner, in modo che possiamo colpire i terroristi russi e gli aerei da combattimento dove si trovano", ha detto il leader ucraino, riferendosi alla ritrosia passata e presente di molti alleati occidentali alla fornitura di armi a lungo raggio.
I raid missilistici e di droni hanno colpito centrali e reti di distribuzione nel sud, nella regione di Zaporizhzhia, dove sorge la centrale nucleare occupata. Mosca ha lanciato almeno 16 missili da crociera da terra, dalle sue navi e dagli aerei, oltre a 13 droni d’attacco kamikaze.