Lunedì 9 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Il missile Oreshnik e l’effetto Apocalisse. Putin: “Anche senza le testate nucleari polverizza tutto”

Il capo del Cremlino ha illustrato la nuova arma parlando al Consiglio per la Sicurezza Collettiva del Csto: “Non esistono omologhi al mondo, ed è certo che non appariranno presto". Le caratteristiche dell’Oreshnik e perché bisogna temerlo

Roma, 28 novembre 2024 - Kiev, e soprattutto Zelensky, sono nel mirino dei nuovi missili balistici Oreshnik, ma Putin non ha intenzione di sprecare il suo gioiello di morte: "La Russia non sparerà ai passeri con i cannoni" ha affermato lo stesso zar sottolineando così che non userà il nuovo messaggero di morte per obiettivi giudicati “minori”.

L’Oreshnik in pochi minuti centra le capitali europee 

  

L'Oreshnik, la sua velocità, le sue testate multiple indipendenti e soprattutto quel medio-raggio, circa 5.500 chilometri, che gli permetterebbero per arrivare a qualsiasi capitale europea in pochi minuti, è l'asso nella manica che Putin cercava dall’inizio della guerra in Ucraina, per vincerla e per spaventare veramente l'Occidente e la sua voglia di aiutare Kiev.

La città ucraina di Dnipro giovedì 21 novembre colpita dalle testate del missile Oreshnik
La città ucraina di Dnipro giovedì 21 novembre colpita dalle testate del missile Oreshnik

La produzione in serie dell’Apocalisse

E il numero uno del Cremlino, visto il successo del primo lancio in guerra del nuovo missile che ha raggiunto a oltre 13mila km/h la città ucraina di Dnipro giovedì 21 novembre, dopo essere stato lanciato da 800 chilometri di distanza dalla regione russa di Astrakhan, ne ha ordinato subito la produzione in serie. L'effetto del bombardamento mostrato in un video è stato terrificante e ha scosso i vertici europei, e un po' anche il Pentagono: il buio s'interrompe, le nuvole si illuminano mentre un tracciante di fuoco piomba a terra con un boato, una apocalisse, una volta, due, tre, quattro e più: il missile di Putin, arrivando in zona infatti lascia partire più testate che hanno anche differenti obiettivi.

Putin: “Stiamo selezionando cosa colpire in Ucraina”

Putin, intervenuto al Consiglio per la Sicurezza Collettiva del Csto (Alleanza militare tra sei Stati post-sovietici: Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan), ha sottolineato che con la produzione in serie dei Oreshnik "il Ministero della Difesa e lo stato maggiore stanno selezionando gli obiettivi da colpire sul territorio ucraino. Potrebbero essere strutture militari, imprese di difesa e industriali o centri decisionali a Kiev", con in testa come primo bersaglio l'omologo ucraino.

"Costretti a rispondere ai missili a lunga gittata occidentali”

Lo zar ha sottolineato che la Russia "è stata costretta" a dimostrare la sua potenza con il nuovo supermissile balistico a medio-raggio che può trasportare anche testate nucleari per dare un segnale a Kiev e all'Occidente dopo gli attacchi contro le regioni russe di Bryansk e Kursk condotti con missili a lunga gittata di fabbricazione Usa ed europea. E visto che "l'uso di queste armi senza la partecipazione diretta del personale militare e degli specialisti militari dei paesi NATO è semplicemente impossibile", ha aggiunto il capo del Cremlino.

“Anche senza testate nucleari polverizza tutto”

Ora il missile Oreshnik cambierà le carte in tavola, "non esistono omologhi al mondo, ed è certo che non appariranno presto", ha rivendicato il presidente russo. "È impossibile da abbattere" e anche se non è caricato con testate nucleari con la sola potenza dell'energia cinetica qualsiasi cosa colpisce "si trasforma in polvere", ha spiegato un soddisfatto Putin. E ha aggiunto "la potenza d'impatto è paragonabile a quella delle armi nucleari. Il sistema è in grado di colpire anche oggetti altamente protetti situati a grandi profondità" ad una velocità di dieci mach. Le conseguenza sul bersaglio sono che "la temperatura degli elementi raggiunge i quattromila gradi. Per rendere l'idea, sulla superficie del Sole ci sono da cinquemila a seimila gradi e mezzo. Pertanto, tutto ciò che si trova nell'epicentro dell'esplosione viene distrutto, si trasforma in particelle elementari, diventa polvere".

Non solo Oreshnik: anche Kinzhal, Zircon e il Kh-101

Lo zar ha assicurato al Csto che la Russia ha già diversi sistemi Oreshnik, e che presto ne avrà altri con la produzione in serie, ma possiede anche i missili ipersonici Kinzhal e Zircon, la cui "produzione è in aumento ed è in pieno sviluppo". Putin ha anche parlato del missile Kh-101 (in cirillico: Х-101, nome in codice NATO: AS-23a Kodiak), un micidiale missile da crociera stealth subsonico che copre lunghe distanze, una gittata minima di 2.500 km, a volo radente, che viene sganciato sull'Ucraina dai Tu-95MS, Tu-22M3 e Tu-160M, ed è l'analogo dei missili occidentali Storm Shadow, SCALP e Taurus. Putin ha sottolineato che la Russia "produce dieci volte più missili di tutti i paesi della NATO. E l'anno prossimo la produzione aumenterà di un altro 25-30%".

Perché l’Oreshnik è così pericoloso

Caratteristiche del missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. L'Oreshnik è derivato dal missile RS-26, una vecchia arma messa in pensione da Mosca nel 2018. Ha una gittata di 3.500 chilometri, raggiunge una velocità di Mach 11 (circa 13.500 km/h) che lo rende impossibile da intercettare per le difese aeree. E' molto veloce, ma non è il più veloce, è potente, ma non è il più potente, ma ha la tecnologia Mirv (Multiple Independently Targetable Reentry Vehicle) che gli permette di trasportare più testate, nucleari o convenzionali, che possono colpire differenti target. La tecnologia Mirv è utilizzata sui missili nucleari per superare le difese nemiche: infatti possono anche intercettare alcune testate, ma non tutte a 3,4 chilometri al secondo di velocità.