Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid 19, chi è Maatje Benassi. Accusata dai complottisti, vive barricata in casa

La ciclista e veterana Usa è vittima di una teoria complottista sul web secondo la quale avrebbe volontariamente importato il Covid-19 da Wuhan

Maatje Benassi col marito Matt in uno screenshot di un video Cnn

Maatje Benassi col marito Matt in uno screenshot di un video Cnn

New York, 8 maggio 2020 - C'è una vittima del Coronavirus che sta bene - almeno fisicamente - e probabilmente non ha avuto neppure un raffreddore. E' Maatje Benassi , 52 anni, veterana italoamericana dell'esercito Usa e madre di due figli. Considerata la "paziente 0" degli States, è additata come l'"untrice" che - volontariamente - ha portato in America il virus maledetto.

La sua vera 'colpa' accertata? Quella di aver partecipato, come ciclista, alle olimpiadi militari di Wuhan nell'ottobre scorso. E di essere caduta a 15 km dal traguardo (si è pure rotta una costola, ma ha finito la gara). Da questo unico particolare è nato il pandemonio: la teoria complottista viaggia sulle ali di un video cliccatissimo su YouTube. E' caduta perché aveva il fiato corto - si dice -  stava male come tutta la sua squadra. E al ritorno ha importato negli Stati Uniti il virus 'creato' in Cina, in un "complotto organizzato" con il marito e un dj italiano con il quale in realtà condivide solo il cognome: Benny Benassi. Lei e il marito lavorano per il governo: Maatje è impiegata civile in una base dell'aviazione in Virginia, Matt lavora al Pentagono. Tutta la famiglia è stata costretta a lasciare Fort Belvoir (la caserma militare in Virginia dove vivevano) per scappare alle numerosissime minacce che gli arrivavano da tutta l’America

Maatje Benassi, l'"untrice" vive reclusa in casa

Da allora la vita, per Maatje Benassi, è diventata un inferno. Vive da reclusa in casa, ha cancellato gli account social e teme per sé e per la sua famiglia. Nonostante lei e il marito siano risultati negativi al test, migliaia di persone sui social li hanno messi nel mirino, minacciandoli, insultandoli, pubblicando l'indirizzo di casa. "E' come svegliarsi da un brutto sogno - racconta Benassi alla Cnn - e ritrovarsi in un incubo, giorno dopo giorno". E confessa: "Vorrei solo che tutto questo finisse, perché il ciberbullismo è sfuggito di mano a qualcuno". La coppia si è affidata a un avvocato, il quale ha detto che c'è poco da fare. 

L'accusatore Youtuber

A scatenare tutto è stato  George Webb, 59 anni,  un prolifico manipolatore della rete che si definisce "giornalista investigativo" di Washington D.C. e fa soldi con i clic dei followers su YouTube, quasi 100 mila. Il video, della durata di quasi venti minuti, dal titolo "Five Card Benassi", ha ottenuto più di diecimila visualizzazioni, è stato scaricato, in Cina, su alcune piattaforme e tradotto. E' ancora visibile su YouTube e i commenti dei followers, che continuano a scrivere a centinaia, fanno capire che l'incubo per i Benassi è lontano dalla fine.  Per pararsi da possibili denunce, Webb ha postato un altro video in cui ammette che la notizia è un fake. "Ritiro ufficialmente quel che avevo detto di Maatje Benassi - dice ora - Mi erano state date informazioni sbagliate. Non è mai stata positiva e non ha mai agito come agente in incognito. Le mie informazioni al riguardo erano sbagliate". Peccato che per la soldatessa americana sia troppo tardi. Quanto al dj Benny Benassi, contattato dalla Cnn, ha detto di non aver mai conosciuto i due americani e ha spiegato che il suo cognome è molto diffuso in Italia.

Olimpiadi di Wuhan, il caso Tagliarol

Ufficialmente il Coronavirus si è presentato in Cina nel dicembre 2019, per poi infestare l'intero mondo. Possibile che circolasse già in ottobre, alla settima edizione dei Giochi Mondiali militari svoltasi dal 18 al 27 ottobre a Wuhan? Per Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, la cosa è molto improbabile, ma il dubbio è arrivato anche in Italia, dopo le affermazioni di Matteo Tagliariol, uno dei campioni della scherma azzurra.

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 "Ci siamo ammalati tutti, sei su sei nell'appartamento e moltissimi anche di altre delegazioni - ha raccontato Tagliarol, oro nell'individuale e bronzo a squadre alle Olimpiadi di Pechino 2008  - Tanto che al presidio medico avevano quasi finito le scorte di medicine". E ancora: "Ho avuto febbre e tosse per tre settimane - ha aggiunto lo spadista - e gli antibiotici non hanno fatto niente. Poi è toccato a mio figlio e alla mia compagna. Non sono un medico, ma i sintomi sembrano quelli del Covid-19".