Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ministro Guerini in Libano: "Grazie ai militari italiani, lavorano per la pace"

Il titolare della Difesa è il primo membro di un governo estero in visita ufficiale nel Paese dei cedri dall'inizio delle tensioni

La visita in Libano del ministro Guerini

La visita in Libano del ministro Guerini

Shama (Libano), 15 novembre 2019 - In Libano è arrivato ieri il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, primo membro di un governo estero in visita ufficiale nel Paese dei cedri dall’inizio delle grandi proteste per la crisi economica che da un mese paralizzano il Paese.  Guerini arrivato nella base italiana di Shama dove operano più di 1000 soldati italiani è stato accolto dal capo della missione delle Nazioni unite , il Generale Stefano Del Col.

Ai militari italiani  ha rivolto parole di ringraziamento e l’apprezzamento di tutto il governo per il loro operato professionale e umano in un area così particolare e importante per la stabilità e la sicurezza. 

Nel sud Del Libano Operano oltre 1000 militari italiani, ed è la missione di pace più duratura tra quelle in corso per i nostri caschi blu, è iniziata infatti ad agosto del 1979 e da allora l’Italia continua a garantire la pace e la sicurezza della regione. Il ministro a poi incontrato il presidente della repubblica  libanese Michel Aoun e le massime cariche istituzionali del Paese, assicurando l’amicizia è la vicinanza dell’Italia e ricevendo da questi un sentito apprezzamento per supporto dei nostri militari. 

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Il ministro tra l'altro ha voluto sottolineare: "Oggi il Libano è un teatro di grande rilevanza strategica per la sicurezza del Mediterraneo e anche dell'Europa, al centro di un contesto regionale attraversato da fattori di tensione, e la cui stabilità deve essere perseguita con determinazione. L'Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo fondamentale nel processo di stabilizzazione di questo paese. La prolungata esperienza di comando italiano nell'ambito della missione Unifil oltre a rappresentare il prestigioso riconoscimento internazionale della professionalità delle nostre Forze Armate è la conferma di un modello operativo vincente, le cui caratteristiche sono state sempre l'imparzialità, la mediazione, la ricerca del dialogo tra le parti in causa. Un modello tutto italiano che il governo intende continuare ad applicare". 

Nella capitale libanese il titolare del Ministero - accompagnato dall'Ambasciatore d'Italia in Libano, Massimo Marotti e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli - ha incontrato, inoltre, il premier dimissionario Saad Hariri, il presidente dell'Assemblea Nazionale Nabih Berri, il Ministro della Difesa, Elias Bou Saab. Incontri incentrati sul contesto di sicurezza in Libano e sulle nuove minacce alla pace e alla stabilità internazionale, durante i quali è emersa la comune volontà di portare avanti la cooperazione bilaterale nel campo della Difesa ma anche in altri ambiti.

Ieri a Naqoura Guerini ha visitato il quartier generale di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) dove ha incontrato il personale italiano della missione. Nel rivolgersi ai militari, il Ministro ha sottolineato l'importanza della missione per la stabilizzazione del Paese, il rafforzamento delle forze di sicurezza locale, in un'area attraversata da una situazione complessa e ha rivolto loro il ringraziamento e la vicinanza del Paese: "Siete un generoso esempio di una Italia che lavora per costruire pace e sicurezza".  Proprio a Shama sabato si terrà il passaggio di responsabilità del contingente italiano tra la Brigata Aosta, al comando del Generale di Brigata Bruno Pisciotta, e la Brigata "Granatieri di Sardegna", comandata dal Generale di Brigata Diego Filippo Fulco.