Giovedì 25 Aprile 2024

Kobe Bryant, l'audio tra torre di controllo e pilota: "Voli basso". Poi il silenzio

Il controllo del traffico aereo rende noto il drammatico audio dei contatti in volo. L'elicottero aveva avuto il permesso di volare a vista. Identificato il cadavere del campione di basket

Los Angeles, 28 gennaio 2020 - Mentre il mondo piange la perdita di Kobe Bryant - il campione di basket morto con la figlia Gianna e altre sette persone nel tragico incidente di elicottero di domenica scorsa - il centro di controllo del traffico aereo californiano (Atc) fornisce oggi l'audio della conversazioni tra Ara Zobayan - pilota dell'elicottero su cui si trovava la leggenda dei Lakers - e le varie autorità aeroportuali e le torri di controllo che hanno seguito il volo dell'elicottero, precipitato alle 9.46 di domenica mattina sulle colline di Calabasas, a nord di Los Angeles. In sostanza si apprende che il pilota aveva avuto il permesso di volare in base alle 'Special Visual Flight Rules' (Vfr), ossia le regole del volo a vista, a causa delle condizioni meteorologiche (fitta nebbia). 

Alle 9.39 l'ultima comunicazione del pilota: ''Possiamo iniziare a virare verso sud-est in direzione della 101?''. ''Manovra approvata'', la risposta dalla torre di controllo. ''State passando alle condizioni di volo previste dal protocollo VFR?''. ''Sì, condizioni VFR, 457 metri da terra''. ''Grazie, contattate pure Socal sulle loro frequenze per proseguire il vostro volo''.  Ma quella comunicazione non arriverà mai e nei minuti successivi, quando la torre di controllo prova a ristabilire dei contatti con l'elicottero senza successo, non ci riuscirà più. Alle 9.44, due minuti prima dello schianto, la torre di controllo ha avvertito il pilota che volava a una quota troppo bassa. Ma non ha ricevuto alcuna risposta e due minuti dopo il volo è scomparso dal radar. Probabilmente quello è il momento dello schianto.

Intanto sono stati recuperati tutti i corpi del tragico incidente nel quale hanno perso la vita nove persone. Gli esperti forensi hanno identificato ufficialmente ieri sera il corpo dell'ex giocatore di basket, tra i nove recuperati dai detriti dell'elicottero che si è schiantato su una collina vicino Los Angeles. Il corpo di Bryant è stato identificato grazie alle impronte digitali. Secondo un amico di famiglia citato dal settimanale People, Bryant aveva un patto con la moglie che potrebbe averle salvato la vita: per nessun motivo, i due salivano insieme sullo stesso elicottero. "Lui e Vanessa avevano un accordo sul fatto che non avrebbero mai volato insieme su un elicottero".