Domenica 1 Settembre 2024

Bielorussia, morto in carcere il dissidente Ihar Lednik

Nel 2022, aveva scritto un articolo critico nei confronti del presidente Lukashenko che gli era valsa una condanna per diffamazione. Tsikhanouskaya: “Questa morte è simbolo della brutalità del regime”

Il tweet di Sviatlana Tsikhanouskaya (X)

Il tweet di Sviatlana Tsikhanouskaya (X)

Minsk, 20 febbraio 2024 – Il 64enne Ihar Lednik, oppositore del presidente bielorusso Alexander Lukashenko e attivista contro la dittatura, è morto nel carcere in cui stava scontando una pena di tre anni per diffamazione incominciata nel dicembre 2022. L’annuncio è stato fatto su Telegram dal Partito socialdemocratico, di cui in passato aveva fatto parte. Il decesso è stato confermato anche dalla Ong Viasna.

Stando al partito, le condizioni di salute di Lednik erano “notevolmente peggiorate” nel corso della detenzione, tanto da richiedere un’operazione al sistema gastrointestinale. Il dissidente soffriva anche di problemi cardiaci, ma le autorità non hanno reso noto se siano stati la causa del decesso. Ignota anche la data della morte. 

Nel 2022, Lednik aveva pubblicato un articolo critico nei confronti di Lukashenko, costatogli poi la condanna per diffamazione. 

Sviatlana Tsikhanouskaya, moglie del dissidente Sergei Tikhanovsky e volto dell’opposizione, ha espresso il suo cordoglio dicendosi “devastata” per la scomparsa di “un instancabile combattente per la libertà”. “Questa morte è un tragico simbolo della brutalità del regime di Lukashenko. Deve essere ritenuto responsabile di ogni morte, di ogni eroe perduto”, ha dichiarato su X. 

La repressione in Bielorussia ha avuto una svolta importante nel 2020, a seguito delle contestate elezioni presidenziali che hanno confermato Lukashenko alla guida del Paese per la sesta volta consecutiva, in quello che ormai è il suo ‘regno’ dal 1994. In quell’occasione, in molti erano scesi in piazza per chiedere trasparenza e reale democrazia, guidati da Tsikhanouskaya, considerata la reale vincitrice alle urne. Secondo Viasna, più di 1.400 oppositori sono attualmente detenuti nelle carceri del paese e Lednik è il quarto a morire in custodia dal 2021. 

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