Giovedì 7 Novembre 2024

Macron chiama Netanyahu: “Bilancio morti a Gaza intollerabile, fermati”. Tensione fra Santa Sede e ambasciata israeliana in Vaticano

Israele non partecipa ai negoziati del Cairo: “Nessun accordo finché Hamas non cambierà posizione”. Protesta dei familiari degli ostaggi. Raid dal Libano sul confine, Tel Aviv risponde. Netanyahu: “A Rafah ci sarà azione potente”

Roma, 14 febbraio 2024 – Sul fronte delle trattative per una pace in Medio Oriente Netanyhau non arretra: “Nessun accordo finché Hamas non rinuncerà alle sue richieste deliranti”, ha detto il premier israeliano. Proteste dei familiari degli ostaggi che considerano “una condanna a morte” la decisione di Israele di non inviare una delegazione al Cairo per negoziare lo stop al conflitto. Nella capitale egiziana è arrivato invece il presidente turco Erdogan, per la prima visita storica in Egitto dopo 12 anni, a ricucire i legami dei due paesi arabi in funzione pro palestinese. Continua il pressing dell’Occidente con il presidente francese Macron che chiama direttamente il premier israeliano chiedendo il cessate il fuoco. Il bilancio dei morti  a Gaza “è intollerabile”, dice. 

Alta tensione intanto fra l’ambasciata israeliana in Vaticano e la Santa Sede. Le parole del segretario di Stato, cardinale Parolin, non sono andate giù alla diplomazia di Tel Aviv che le definisce “deplorevoli”. Parolin aveva parlato di “sdegno per il genocidio” e di reazione “sproporzionata” a Gaza. In Italia il ministro degli Esteri Antonio Tajani aggiusta il tiro su Israele dopo le critiche di ieri: “Ha diritto di difendersi”.

Per quanto riguarda la guerra combattuta si registrano nuovi attacchi israeliani a Khan Yunis, l’esercito Idf: "Uccisi 20 miliziani di Hamas”. Dal Libano sono partiti razzi verso il confine israeliano. Tel Aviv risponde con un raid oltre il confine: morti da entrambe le parti. Nella notte in Iran è stata colpita la rete nazionale dei gasdotti. Nuovi raid statunitensi nello Yemen occidentale sono stati denunciati dagli Houthi

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Città distrutte dai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza
Città distrutte dai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza

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18:59
Netanyahu: "A Rafah ci sarà azione potente"

"Combatteremo fino alla vittoria completa e ciò include un'azione potente anche a 
Rafah dopo aver permesso alla popolazione civile di lasciare le zone di battaglia". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, su X. A Rafah ci sono oltre 1,4 milioni di rifugiati palestinesi.

17:59
Netanyahu: "Hamas rinunci alle richieste deliranti"

"Insisto affinché Hamas rinunci alle sue richieste deliranti. Quando rinunceranno a queste richieste, potremo andare avanti". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio sui social. "La chiave per il rilascio del resto dei nostri rapiti è anche questa - ha aggiunto dopo aver ricordato l'operazione di liberazione di due rapiti a Rafah -: una forte pressione militare e negoziati molto fermi". 

17:52
Ok di Israele a uso di Starlink a Gaza

 Via libera di Israele all'uso del servizio satellitare Starlink a Gaza: "Le autorità di sicurezza israeliane hanno approvato la fornitura dei servizi Starlink presso l'ospedale da campo degli Emirati Arabi Uniti che opera a Rafah. Le connessioni Starlink a bassa latenza e ad alta velocità consentiranno videoconferenze con altri ospedali e diagnostica remota in tempo reale". Lo afferma in una nota il Ministero delle Comunicazioni di Israele secondo quanto riportano i media israeliani. Starlink, il sistema di satelliti per la comunicazione di proprietà di Elon Musk, sarà abilitato anche in 
Israele. 

17:50
"Reporter di Al Jazeera ferito è un vice comandante di Hamas"

Il giornalista di Al Jazeera, Ismail Abu Omar, ferito ieri a Gaza in un raid israeliano "è un vice comandante di compagnia del Battaglione orientale di Hamas a Khan Yunis". Lo ha detto il portavoce militare sottolineando che "Abu Omar ha filmato se stesso nel kibbutz di Nir Oz durante il massacro del 7 ottobre e ha pubblicato la foto sui social". L'esercito ha quindi diffuso l'autoscatto che ritrae Abu Omar nel kibbutz. Ieri l'emittente del Qatar aveva dato notizia del ferimento del suo reporter insieme ad un collega.

16:03
Macron chiama Netanyahu: "Bilancio morti a Gaza intollerabile"

Il bilancio dei morti a Gaza è "intollerabile", le operazione israeliane devono "cessare". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al premier israeliano Benyamin Netanyahu in una telefonata, secondo quanto riferito dall'Eliseo.

15:53
I familiari: decisione di Netanyahu una condanna a morte per gli ostaggi

La decisione del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu di non inviare la delegazione israeliana al tavolo dei negoziati al Cairo per una tregua e il rilascio degli ostaggi, segnerà "una condanna a morte" per gli ostaggi rimasti prigionieri di  Hamas. E' quanto si legge in una nota dell'Hostages Families Forum, che rappresenta i familiari della maggior parte degli ostaggi rimasti a Gaza. In un comunicato, il forum si dice "sbalordito" dalla decisione di "ostacolare" i colloqui in corso, aggiungendo che "sembra che alcuni membri del governo abbiano deciso di sacrificare la vita degli ostaggi ammettendolo". Questa decisione segnerà "una condanna a morte" per gli ostaggi rimasti prigionieri, si legge nel comunicato rilanciato dai media israeliani. 

15:52
Netanyahu: "Accordo solo se Hamas cambia posizione"

Il premier Benyamin Netanyahu avrebbe detto che solo un cambio della posizione di Hamas potrà consentire di progredire nei negoziati. Lo hanno riferito due funzionari israeliani citati da Axios confermando la decisione del premier di non inviare domani una delegazione al Cairo. Secondo le stesse fonti, il premier ritiene che solo una posizione di Israele "molto dura" potrebbe portare ad un accordo. 

15:25
Osservatore Romano: "Il massacro di ottobre non giustifica la carneficina a Gaza"

 "Per la Santa Sede la scelta di campo è sempre quella per le vittime. E dunque per gli israeliani massacrati in casa nei kibbutz mentre si accingevano a celebrare il giorno della Simchat Torah, per gli ostaggi strappati alle loro famiglie, come per i civili innocenti un terzo dei quali bambini uccisi dai bombardamenti a Gaza. Nessuno può definire quanto sta accadendo nella Striscia un 'danno collaterale' della lotta al terrorismo. Il diritto alla difesa, il diritto di Israele di assicurare alla giustizia i responsabili del massacro di ottobre, non può giustificare questa carneficina". Così un editoriale in prima pagina sull'Osservatore Romano, a firma di Andrea Tornielli, dopo quanto affermato ieri dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in occasione dell'anniversario dei Patti Lateranensi. 

14:53
Israele colpisce postazioni Hezbollah in Libano

L'aviazione israeliana, dopo gli attacchi dal Libano, ha colpito una "serie di obiettivi Hezbollah nelle aree di Jabal el Braij, Houneh, Dunin, Aadchit, e Souaneh". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui tra gli obiettivi sono stati "centrati compound militari, centri di controllo operativi e strutture terroristiche usate dai terroristi di Hezbollah". "Molti obiettivi - ha spiegato - appartengono alle Forze Redwan", le unità speciali di Hezbollah. 

14:28
L'ambasciata di Israele in Vaticano contro il segretario di Stato Parolin: "Deplorevoli le sue dichiarazioni"

L'ambasciata di Israele presso la Santa Sede commenta le parole del Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, che ha definito "sproporzionata" la risposta israeliana rispetto all'attacco di Hamas. "È una dichiarazione deplorevole. Giudicare la legittimità di una guerra senza tenere conto di TUTTE le circostanze e i dati rilevanti porta inevitabilmente a conclusioni errate", scrive in una nota l'ambasciata. Ieri Parolin parlando al termine della cerimonia di commemorazione dei 95 anni dei Patti Lateranensi al Palazzo Borromeo aveva parlato anche di "sdegno per il 
genocidio in corso, ma serve coraggio e speranza per trovare una soluzione".

14:20
Usa indagano su possibile uso di fosforo bianco in Libano da parte di Israele

Gli Stati Uniti stanno indagando su diversi raid israeliani a Gaza che hanno ucciso decine di persone e sul possibile uso da parte di Israele di fosforo bianco in Libano. Lo riporta il Wall Street Journal sottolineando che l'indagine rientra nell'inchiesta del Dipartimento di Stato per determinare se Israele ha usato in modo improprio bombe e missili per uccidere civili. 

13:37
Madre e due figli uccisi da raid israeliani in Libano

Il quotidiano libanese Al-Meyadeen riferisce che una donna e i suoi due figli sono stati uccisi in un attacco israeliano nella città libanese di Souaneh. Al-Manar, che come al-Meyadeen è legato a Hezbollah, riferisce che anche una persona è stata uccisa ad Adchit. Lo riporta il Times of Israel sostenendo che ci sono anche segnalazioni di diversi feriti negli attacchi israeliani.

13:24
Erdogan al Cairo dopo oltre 10 anni: visita storica

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha accolto al Cairo il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per una visita senza precedenti, culmine della riconciliazione dopo oltre un decennio di contrasti tra i due Paesi. I due leader, accompagnati dalle rispettive mogli, si sono scambiati una stretta di mano mentre il presidente turco scendeva dall'aereo, secondo le immagini trasmesse in diretta dalle tv. Erdogan discuterà con Al Sisi del sostegno alla cooperazione, degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e dei negoziati in corso per il cessate il fuoco. 

12:56
Spagna e Irlanda: "Verificare se Israele rispetta i diritti"

La Spagna e l'Irlanda chiedono alla Commissione Europea di "verificare urgentemente" se Israele sta "rispettando i diritti umani a Gaza". Lo ha reso noto su X il premier iberico Pedro Sánchez, spiegando che lui stesso e il primo ministro irlandese Leo Varadkar hanno appena inviato una lettera a riguardo a Bruxelles. Madrid e Dublino ricordano inoltre "l'orrore del 7 ottobre" e chiedono "il rilascio di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco immediato" nella zona, ha aggiunto Sánchez.  Anche il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha dichiarato che Israele non sta ascoltando "nessun paese al mondo", compresi gli Stati Uniti, ed è diventato "accecato dalla rabbia". La portavoce della Commissione europea Arianna Podestà ha dichiarata che la questione posta dai due Paesi sarà esaminata.

12:12
Raid di Israele sul Libano

Dopo i razzi dal Liabno che hanno provocato la morte di un'israeliana e il ferimento di altri 8, l'aviazione israeliana ha lanciato una serie di attacchi dall'altra parte del confine. Lo ha detto il portavoce militare.

11:16
Razzi dal Libano a Safed, Ben Gvir: "Questa è guerra"

I servizi di emergenza e di soccorso israeliani hanno riferito di una israeliana uccisa e altri otto feriti nella città di Safed, nel nord di Israele, a seguito del recente lancio di razzi dal Libano. Secondo il Centro medico Ziv di Safed, uno dei feriti eè in condizioni gravi, un’altro è in condizioni moderate e gli altri sono feriti leggermente.

Commentando l'escalation al confine di Israele, il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato che l'attacco su Safed equivale a una dichiarazione di guerra e ha chiesto un cambiamento epocale nel modo in cui Israele gestisce gli equilibri di potere al confine libanese. "Questa è guerra. È ora di lasciarsi alle spalle la 'concezione' anche nel Nord", ha scritto il ministro di estrema destra su X.

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Il ministro per la Sicurazza israeliana, Itamar Ben Gvir
Il ministro per la Sicurazza israeliana, Itamar Ben Gvir

I servizi di emergenza e di soccorso israeliani hanno riferito di una donna israeliana uccisa e altri otto feriti nella città di Safed, nel nord di Israele, a seguito del recente lancio di razzi dal Libano. Secondo il Centro medico Ziv di Safed, uno dei feriti è in condizioni gravi, un altro è in condizioni moderate e gli altri sono feriti leggermente.

Ben Gvir e altri sostenitori della linea dura hanno accusato la ‘concezione’ israeliana di Hamas come forza stabilizzatrice a Gaza e il disinteresse per la guerra come un errore fatale che ha portato al massacro del 7 ottobre. Mentre la follia omicida ha cambiato il pensiero israeliano su Hamas, i critici dicono che al confine settentrionale Gerusalemme ha continuato a trattare Hezbollah come un nemico razionale che non entrerà in guerra se non eccessivamente provocato, spiega il 'Times of Israel'. L'emittente israeliana Channel 12 riporta che Ben Gvir ha chiesto un incontro urgente con il premier Benjamin Netanyahu per discutere dell'escalation nel Nord. Anche se nessuno ha rivendicato la responsabilità degli attacchi di questa mattina, la maggior parte ha puntato il dito su Hezbollah, ritenuto l'unico gruppo in Libano con la capacità di attaccare Safed.

10:01
Gran Bretagna, insulti a Israele: il Labour sospende un candidato

Il Labour britannico di Keir Starmer ha annunciato oggi la sospensione di un suo candidato alle elezioni, Graham Jones, accusato sulla base di audio filtrati sui media di aver criticato Israele per l'azione militare sulla Striscia di Gaza ricorrendo a parolacce. E di aver detto che i militari israeliani che vi partecipano e che hanno passaporto del Regno Unito andrebbero “rinchiusi in galera” per crimini di guerra.

Si tratta del secondo caso analogo in due giorni, a conferma del pugno di ferro adottato dal neo-moderato Starmer “contro ogni traccia di antisemitismo”. Ma è anche il segno dell'insofferenza di settori del partito – oltre che di larghi strati dell'elettorato musulmano britannico, storicamente in prevalenza filo laburista – nei confronti della linea di ‘sir Keir’ sul conflitto in Medio Oriente, sostanzialmente indistinguibile da quella del governo conservatore di Rishi Sunak.

L'ex deputato Jones era stato pre-selezionato per riconquistare il suo ex collegio nel Lancashire inglese (perduto nel 2019) alle prossime elezioni politiche in calendario, salvo anticipi, nella seconda metà del 2024: elezioni a cui i laburisti si presentano da super favoriti, sondaggi alla mano, a causa più che altro dell'apparente sfaldamento dei consensi Tory, logorati da scandali, crisi, divisioni interne e da 14 anni di ciclo di potere. La sua sospensione è stata immediatamente lodata dal Jewish Labour Movement. Se, come pressoché certo, non verrà riammesso (al momento è sotto indagine), ci sarà comunque il tempo di sostituirlo.

09:30
Iran, ministro del Petrolio: "Colpita la rete nazionale dei gasdotti"

Le due grandi esplosioni che si sono verificate nel principale gasdotto dell'Iran sono state causate da ''un atto terroristico di sabotaggio''. È quanto ha affermato il ministro iraniano del Petrolio, Javad Owji, alla Press Tv, aggiungendo che l'attacco ha colpito ''la rete nazionale di gasdotti in due regioni del Paese". Owji non ha indicato alcun sospetto, sottolineando che ''il personale degli impianti petroliferi e dei gasdotti erano in stato di massima allerta'' e questo ha permesso di limitare i danni evitando vittime. "Sapevamo che i nemici avrebbero cercato di creare problemi alla nazione alla luce degli eventi nella regione e per la massiccia partecipazione della popolazione alle manifestazioni per il 45esimo anniversario della Rivoluzione islamica", ha detto il ministro.
 

08:56
Razzi dal Libano contro Israele: morta una donna e 7 feriti

Una donna è rimasta uccisa in un attacco missilistico contro il nord di Israele proveniente dal Libano. Lo ha confermato il direttore generale di Magen David Adom, Eli Bin, citato dalla stampa israeliana. Secondo quanto riferito, mentre i medici erano al lavoro nei pressi degli edifici colpiti dal lancio di razzi nell'area di Safed, è stato scoperto il corpo di una donna. Nell'attacco sono rimaste ferite altre sette persone.

08:18
Attacchi a Khan Yunis, Ifd: "Uccisi 20 miliziani di Hamas"

L'esercito israeliano continua ad approfondire le operazioni a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, non distante da Rafah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che “sono stati uccisi circa 20 miliziani di Hamas” nei combattimenti sia a Khan Yunis sia in altri luoghi della parte centrale della Striscia. I soldati – ha aggiunto la stessa fonte - stanno continuando a scoprire “depositi di armi e imbocchi di tunnel del terrore”.

08:15
Tajani: "Senza Stato palestinese, Hamas rischia di essere l'unica speranza"

''Senza uno stato palestinese rischiamo che Hamas diventi l'unica speranza per i palestinesi'', ma ''Hamas è una organizzazione militare terroristica''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo su Rtl 102.5. ''Garantendo la sicurezza di Israele dobbiamo dare una prospettiva al popolo palestinese, che deve pensare di poter avere un proprio stato non guidato da Hamas, dai terroristi, ma uno stato libero, democratico''.

07:58
Tajani, vertice dei ministri degli Esteri del G7 a Monaco

“A fine settimana a Monaco di Baviera", a margine dell'annuale Conferenza sulla sicurezza, ci sarà "un vertice dei ministri degli Esteri del G7 che avrò l'onore di presiedere". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5. "A Monaco incontrerò anche i ministri degli Esteri dei Paesi arabi per conservare il dialogo", ha aggiunto Tajani, secondo cui è "importante" sostenere i colloqui che i mediatori di Egitto, Qatar e Usa stanno conducendo "per cercare di avere una sospensione dei combattimenti e per liberare gli ostaggi". Non solo. "Gli ostaggi", ha ricordato ancora Tajani, "sono vittime civili che non hanno nessuna colpa e devono essere liberati prima possibile".
 

07:55
Tajani: "Non bisogna cadere nella trappola di Hamas"

''Hamas sta usando la popolazione civile come scudo. Hamas vuole che Israele abbia una reazione ancora più dura per poi dire 'isoliamo Israele'. È il disegno di Hamas. Non bisogna cadere nella trappola di Hamas''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo questa mattina su Rtl 102.5. ''Anche quando si attacca una base di Hamas occorre fare attacchi mirati per cercare di ridurre le vittime civili'' nella Striscia di Gaza, ha aggiunto il titolare della Farnesina. ''Netanyahu sta certamente seguendo la linea dura. Ci sono troppe vittime civili palestinesi, questo è un dato di fatto. Ma questo non a nulla a che vedere con il diritto di Israele ad attaccare Hamas, questo non è mai stato messo in discussione'', ha precisato.

07:43
Israele, sirene di allarme al confine col Libano

Le sirene di allarme sono scattate nel nord di Israele al confine col Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. Secondo i media un razzo ha colpito un edificio a Safed dove ci sarebbero degli israeliani feriti ma non sembra in gravi condizioni.

07:32
Familiari degli ostaggi all'Aia: "Oggi faremo la storia"

Circa un centinaio di familiari degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza sono oggi all'Aia, in Olanda, per denunciare formalmente al Tribunale penale internazionale che Hamas ha commesso crimini di guerra. Inoltre la denuncia vuole sottolineare che il terrore di Hamas può diffondersi in Europa, Stati Uniti e altrove.
In una conferenza stampa organizzata dall'Hostages and Missing Families Forum, Ofri Bibas – il cui fratello Yarden è detenuto a Gaza così come la moglie di Yarden Shiri e i loro due bambini piccoli – ha dichiarato che gli ostaggi sono alla mercé di "terroristi che hanno ucciso, violentato e torturato''. Bibas ha aggiunto che ''oggi faremo la storia. Questa è una parte importante della nostra lotta, come cittadini del nostro Paese e del mondo, per dire 'basta'. Questa non è solo la nostra storia, se non la fermiamo, domani sarà la storia del mondo''.

Ostaggi israeliani detenuti a Gaza
Ostaggi israeliani detenuti a Gaza
07:00
Cairo, prorogati i negoziati

I negoziati per arrivare a un cessate il fuoco sulle città palestinesi, in corso al Cairo, andranno avanti per altri tre giorni. È quanto riporta il New Times citando due fonti ufficiali, una egiziana e l'altra americana.

06:45
Houthi ​​​​​​: "Raid Usa nello Yemen"

Gli Houthi hanno denunciato nuovi raid aerei statunitensi contro proprio obiettivi nella regione di Hodeida, nello Yemen occidentale. ''L'aggressore Usa-Gb ha lanciato un attacco su Ras Isa, nel distretto di Al Salif'', ha scritto in un tweet il portavoce degli Houthi, Abdulsalam Jahaf, membro del Consiglio di Difesa e Sicurezza. Al momento non si registrano danni e né gli Stati Uniti, né la Gran Bretagna hanno confermato i raid.

06:30
Gasdotti esplosi in Iran: "Atti terroristici"

Esplosioni provocate da terroristi hanno colpito questa mattina diversi gasdotti nel sud-ovest dell'Iran: lo ha detto alla tv di Stato il direttore del Gas Strategic Center, Saeed Aghli.
“Le esplosioni in diverse parti dei gasdotti in Iran questa mattina presto sono state provocate da atti terroristici condotti da sabotatori”, ha affermato Aghli, aggiungendo che
finora non sono state segnalate vittime. “Gli attacchi terroristici sono avvenuti alle 00.31 nei gasdotti vicino a Boroujen nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, e anche a Safashahr nella provincia di Fars”, ha precisato.

“Gli incendi sono stati contenuti in quasi tutti i gasdotti e attualmente non ci sono problemi nel trasferimento del gas verso le città e i villaggi delle provincie, ad eccezione di alcuni villaggi vicini alle esplosioni”, ha sottolineato Aghli.