Domenica 6 Ottobre 2024

Guerra Israele-Hamas. Hezbollah risponderà all'attacco di Israele. “Tel Aviv dopo Gaza colpirà il sud del Libano”

Raisi: “Operazione Hamas metterà fine al regime sionista”. Bagarre a Tel Aviv durante un incontro al vertice per discutere l’amministrazione post-bellica della Striscia. Si pensa a un’indagine sui fallimenti dell’Idf sull’attacco del 7 ottobre

Roma, 5 gennaio 2024 – Hassan Nasrallah, segretario generale del gruppo libanese, ha dichiarato che Hezbollah “risponderà all'attacco di Israele su Beirut e che la morte di Saleh al-Arouri, numero due di Hamas e fondatore dell'ala militare, l'Izz ad- Brigate Din al-Qassam, sarà vendicata”.  Lo stesso presidente iraniano Ebrahim Raisi, partecipando ai funerali del doppio attentato di Kerman, ha detto: "Operazione Diluvio di Al-Aqsa di Hamas porterà alla fine del regime sionista". Il timore di una escalation del conflitto ora appare sempre più concreto.

Tank israeliano colpisce il sud del Libano (Ansa)
Tank israeliano colpisce il sud del Libano (Ansa)

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22:11
Turchia conferma arresto di 15 persone: "Collegate al Mossad"

Un tribunale turco ha ordinato l'arresto formale di 15 persone e la deportazione di altre otto sospettate di essere collegate al servizio di intelligence israeliano Mossad e di prendere di mira i palestinesi che vivono in Turchia. Lo scrive l'emittente statale turca Trt, rilanciata da altri media, ricordando che le autorità turche avevano fermato 34 persone all'inizio della settimana dopo aver avvertito Israele di "gravi conseguenze" se avesse tentato di dare la caccia a membri di Hamas che vivono fuori territori palestinesi. Per le restanti 11 persone sono state ordinate misure di controllo giudiziario, scrive Trt senza dare ulteriori dettagli. Il 2 gennaio, la polizia aveva fatto irruzione in località di otto province per catturare i sospetti nell'ambito delle indagini condotte dall'agenzia di intelligence e dall'ufficio antiterrorismo della procura di Istanbul. A differenza della maggior parte dei suoi alleati occidentali e di alcune nazioni arabe, Ankara non classifica Hamas come un'organizzazione terroristica, e ha duramente criticato Israele per il bombardamento di Gaza.

20:23
Parigi: "Non spetta a Israele decidere il futuro di Gaza"

Gaza è territorio palestinese e "non spetta a Israele decidere il suo futuro". Lo ha detto alla Cnn la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, dopo che due ministri israeliani hanno suggerito il reinsediamento degli abitanti della Striscia al di fuori dell'enclave. "Non spetta a Israele determinare il futuro di Gaza, che è terra palestinese. Dobbiamo tornare al principio del diritto internazionale e rispettarlo", ha affermato Colonna. Tali appelli sono "irresponsabili" e "ci allontanano da una soluzione", ha detto ancora, aggiungendo che tale retorica è anche contro gli interessi a lungo termine di Israele. "Gaza è terra palestinese, che vuole diventare parte del futuro Stato palestinese. Sosteniamo la soluzione dei due Stati, che è l'unica opzione praticabile", ha affermato. "Gaza e la Cisgiordania devono far parte insieme del futuro Stato palestinese".

19:10
Israele: "Distrutta rete di tunnel sotto località balneare a Gaza"

Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno riferito di aver distrutto una rete di tunnel di Hamas sotto una località balneare a Nord della Striscia di Gaza. Almeno sette tunnel si trovavano sotto il Blue Beach Resort, sulla costa settentrionale della Striscia di Gaza, e sotto l'hotel dove si nascondevano agenti di Hamas, afferma l'Idf. Nel sito sotterraneo i militari israeliani hanno detto di aver recuperato fucili d'assalto, ordigni esplosivi e droni.

19:08
Famiglie degli ostaggi in Qatar per la ripresa dei colloqui

Le famiglie di sei ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza sono arrivate mercoledì in Qatar, come parte degli sforzi per promuovere un nuovo accordo per il loro rilascio. Lo riporta Haaretz, scrivendo che la rete Channel 12 è stata la prima a riferire di questa visita. Le famiglie - scrive Haaretz - dovrebbero incontrare il primo ministro Muhammad al-Thani e l'ambasciatore americano a Doha, Timmy Davis. Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo in Qatar del segretario di Stato americano Antony Blinken, nell'ambito della sua visita in Medio Oriente. Blinken è atterrato in Turchia questa sera e dovrebbe visitare anche Grecia, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Egitto, Israele e Cisgiordania.

18:39
L'Anp respinge i piani di Israele per il dopoguerra a Gaza

In risposta alle notizie sui piani israeliani per Gaza dopo la guerra, "la presidenza dello Stato di Palestina ha affermato la ferma e chiara posizione che dà priorità alla fine dell'aggressione israeliana contro il popolo a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme". Lo riporta la Wafa citando una dichiarazione della presidenza palestinese che sottolinea "l'importanza di un orizzonte politico basato sulla legittimità internazionale, sull'Iniziativa di Pace Araba, sulla fine dell'occupazione e sul riconoscimento dello Stato di Palestina con Gerusalemme come capitale". La presidenza "respinge inequivocabilmente qualsiasi progetto che vada oltre questi parametri, ritenendolo categoricamente inaccettabile".

14:44
Nasrallah: "Hezbollah risponderà ad attacco israeliano sul Libano"

Hassan Nasrallah, Segretario generale dI Hezbollah, nel corso del discorso che sta tenendo oggi sulla crisi in Medio Oriente, ha specificato che Hezbollah risponderà all'attacco di Israele sul Libano e che la morte di Saleh al-Arouri, numero due di Hamas e fondatore dell'ala militare, l'Izz ad- Brigate Din al-Qassam, sarà vendicat

11:54
Isarele, Espugnato il 'Rione dei Grattacieli' di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato oggi il completamento di una complessa operazione condotta nel cosiddetto 'Rione dei Grattacieli’, nel settore centrale della striscia di Gaza. “Si tratta – ha spiegato il portavoce militare – di edifici elevati da cui si aveva il controllo della zona. Al loro interno erano state disposte postazioni per il lancio di razzi anticarro e anche per il lancio di razzi verso il territorio israeliano. Gli ingressi di parte degli edifici erano stati bloccati con ordigni esplosivi".

Nelle loro vicinanze c'erano anche gli imbocchi di tunnel militari. Per assumere il controllo del 'Rione dei Grattacieli’ i militari sono stati costretti a combattere a lungo – con l'aiuto del genio e dell’aviazione – ed hanno così eliminato “numerosi terroristi”.

11:48
Premier Libano: “Isis è una creatura Usa e del regime sionista”

L'Isis è una creatura degli Usa e del “regime sionista”, che hanno cercato di fondare “una nuova Israele” in Siria e Iraq sotto le sembianze di un Califfato islamico, ma il loro piano è stato “sventato da Qassem Soleimani”, il comandante della Forza Qods per le operazioni all'estero dei Pasdaran iraniani. Lo ha detto oggi il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, spiegando i motivi per i quali Teheran ritiene che dietro al doppio attentato di Kerman, rivendicato appunto dall'Isis, vi siano gli americani e gli israeliani.

“Gli americani, il regime sionista e i loro agenti nella regione provano rancore verso Qassem Soleimani, odiano i pellegrini e commettono questi crimini”, ha affermato Raisi, citato dall'agenzia Irna, parlando ai funerali delle vittime dell'attacco, compiuto tra la folla dei pellegrini che si recavano alla tomba di Soleimani nel quarto anniversario della sua uccisione in un raid americano all'aeroporto di Baghdad.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ai funerali del doppio attentato di Kerman
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ai funerali del doppio attentato di Kerman
11:45
Raisi: "Sceglieremo noi il luogo e il tempo della vendetta"

Il luogo e il tempo” della vendetta iraniana per il doppio attentato di Kerman saranno “scelti” dalla Repubblica islamica, ha affermato oggi il presidente Ebrahim Raisi, partecipando ai funerali delle vittime nella città nel sud-est dell'Iran. Lo riferisce l'agenzia Irna. Ieri l'Isis ha rivendicato gli attentati, che, secondo l'ultimo bilancio, hanno provocato 89 morti e 284 feriti, ma diverse autorità di Teheran affermano che dietro all'azione ci sono gli Usa e Israele.

10:42
Raisi: "Operazione Diluvio di Al-Aqsa porterà alla fine del regime sionista"

“Sappiamo che l’operazione ‘Diluvio di Al-Aqsa’ porterà alla fine del regime sionista”, ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi parlando degli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel corso del funerale delle 89 vittime del duplice attentato dell'Isis. “I nostri nemici possono vedere il potere dell’Iran e il mondo intero ne conosce la forza e le capacità. Le nostre forze decideranno il luogo e il momento in cui agire”, ha aggiunto minacciando gli autori dell'attentato di cui l’Isis ha rivendicato la responsabilità.


 

10:38
Atteso oggi il discorso di Nasrallah, leader di Hezbollah

Per la quarta volta in tre mesi e per la seconda volta in pochi giorni, il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, terrà oggi un discorso pubblico trasmesso in diretta tv, previsto per le 13.30 italiane (le 14.30 in Libano). Secondo osservatori locali, Nasrallah potrebbe fornire informazioni circa l'eventuale risposta militare del movimento filo-iraniano all'attacco aereo di Israele compiuto il 2 gennaio scorso nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, e nel quale è stato ucciso un alto responsabile di Hamas.

10:26
Libano, raid di Israele contro obiettivi di Hezbollah

L'esercito israeliano stamattina è tornato a bombardare obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riporta il ‘Times of Israel’, precisando che le Idf hanno colpito infrastrutture gestite da operativi dell'organizzazione sciita filo-iraniana, tra cui un punto di osservazione e un sito militare nelle zone di Ayta ash-Shab e Majdal Zoun.

 

09:39
Halevi attaccato dai ministri di Netanyahu: "Indagini tecniche, non politiche"

Il capo di stato maggiore israeliano generale Herzi Halevi ha confermato che l'esercito è impegnato in indagini interne relative alla conduzione della guerra, fra cui la uccisione involontaria di tre ostaggi che erano riusciti a liberarsi a Gaza dalla prigionia di di Hamas. “Questo genere di indagini – ha spiegato, citato dalla radio militare – è necessario per la conduzione dei combattimenti”.

La precisazione è giunta dopo che la scorsa notte, durante la seduta del ‘gabinetto politico di sicurezza’ alcuni ministri – secondo i media – hanno duramente attaccato il generale Halevi, ritenendo che l'esercito stesse indagando anche sulle circostanze relative all'attacco di Hamas del 7 ottobre.
In particolare, quei ministri hanno criticato il fatto che le indagini siano state affidate all'ex capo di stato maggiore Shaul Mofaz, che anni fa guidò il partito centrista Kadima. Per calmare le acque Halevi ha assicurato che “l'esercito non sta indagando nè sulla politica nazionale nè sulla strategia di Israele: si tratta solo di indagini di carattere professionale militare”.

09:24
Blinken in Medio Oriente, si teme escalation conflitto

Timori per la nuova missione di Antony Blinken in Medio Oriente, l’intelligence americana è in allerta per eventuale escalation del conflitto. Il segretario di Stato Usa ha in programma un tour di una settimana - il quarto dopo gli attacchi del 7 ottobre - con visite in Israele e Cisgiordania, nei paesi del Golfo e in Egitto. Farà tappa anche in Turchia e in Grecia. Blinken ripeterà i suoi appelli per portare un maggior numero di aiuti umanitari a Gaza. Tenterà inoltre di ottenere progressi sulla delicata questione di come la Striscia di Gaza possa essere gestita dopo la guerra. A spiegarlo ai giornalisti è stato il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.

 
08:03
Borrell oggi in Libano: "Colloui per pace duratura"

L'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, si recherà in Libano oggi. Borrell incontrerà il presidente del Parlamento Nabih Berri, il primo ministro Najib Mikati, il ministro degli Affari esteri, Abdallah Bou Habib, e il comandante delle Forze armate libanesi, il generale Joseph Aoun. Durante il suo soggiorno – che durerà fino a domenica – il capo della diplomazia europea avrà anche un colloquio con il capo della missione e il comandante della forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), il generale Aroldo Lazaro.
“La missione – spiega il Servizio di azione esterna in una nota – sarà un'occasione per discutere tutti gli aspetti della situazione dentro e intorno a Gaza, compreso il suo impatto sulla regione, in particolare la situazione al confine israelo-libanese, nonchè l'importanza di evitare l'escalation regionale e di sostenere il flusso di assistenza umanitaria ai civili, che l'Unione europea ha quadruplicato a 100 milioni di euro”. L'Alto rappresentante ribadirà la necessità di “far progredire gli sforzi diplomatici con i leader regionali” al fine di creare le condizioni per “raggiungere una pace giusta e duratura” tra Israele, Palestina e nella regione. Anche la cooperazione bilaterale e le questioni interne e regionali di interesse faranno parte delle discussioni.
 

07:29
Khaled Meshal: "Israele vuole esportare la crisi"

“Questo nemico sionista arrogante e criminale, nonostante il suo fallimento e la delusione dopo tre mesi di aggressione brutale contro Gaza, vuole esportare all'estero la crisi e allargare il cerchio dell’aggressione, pensando che questo confonda i calcoli della resistenza e della regione”. Si è espresso così l'esponente di Hamas, Khaled Meshal, con accuse a Israele, in dichiarazioni riportate dai media dai media arabi e rilanciate dal 'Times of Israel'.

Le parole di Meshal, ex capo dell'ufficio politico di Hamas, arrivano dopo l'uccisione nella capitale libanese Beirut del numero due del gruppo, Saleh al-Arouri. Secondo Meshal, “il nemico pensa che l'uccisione dei nostri leader spezzerà la volontà della resistenza e indebolirà la leadership”, ma “non sa che questa è una grande illusione”. E, ha sostenuto, in passato “per ogni leader caduto si è elevato un altro leader e il martirio di un leader pone altri sulla stessa strada, con la medesima volontà e determinazione”.

07:20
Gaza, colpiti 100 obiettivi di Hamas

Le Forze di difesa israeliane hanno effettuato attacchi contro più di 100 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore con mezzi aerei, di terra e via mare. A Khan Younis, nel sud di Gaza, i riservisti della Brigata Kiryati hanno trovato diversi siti di lancio di razzi utilizzati per sparare proiettili contro Israele, le truppe hanno distrutto i lanciatori e ucciso "molti" agenti di Hamas durante diverse battaglie nell'area, annuncia l'Idf.

Colpite “infrastrutture terroristiche” e uccisi “militanti” di Hamas che avrebbero tentato di far esplodere un ordigno accanto ai soldati dell’Idf, fa sapere Tel Aviv.

07:15
Scontri a Gaza, 125 morti in 24 ore

Il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha affermato che 125 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore in tutta la
Striscia. Un funzionario del ministero della Sanità ha detto che 14 persone - tra cui nove bambini - sono state uccise dagli attacchi aerei
israeliani ad al-Mawasi, a ovest di Khan Younis.

07:06
Israele, scontri al vertice: Netanyahu interrompe l'incontro

Un incontro tra i principali ministri del governo israeliano, destinato a discutere la pianificazione dell'amministrazione di Gaza nel post-guerra, si è concluso con un duro scontro tra membri dell'esecutivo Netanyahu e vertici militari secondo quanto emerge dai media locali.
Secondo le ricostruzioni, i ministri di destra - tra cui alcuni del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu - hanno preso di mira il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, Herzi Halevi.

Sempre secondo i media locali che citano testimoni anonimi dell'infuocata riunione, Netanyahu ha interrotto l'incontro dopo tre ore a causa delle urla e dei toni dello scontro. La scintilla che ha fatto scattare lo scontro è stata la notizia della creazione di un comitato di ex funzionari della Difesa per indagare sul fallimento dell'esercito in merito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, iniziativa presa dal capo di stato maggiore.

06:30
Blinken, colloqui in Cisgiodania

Il segretario di Stato americano Antony Blinken tornerà in Medio Oriente questa settimana. Si prevede che terrà colloqui con funzionari palestinesi nella Cisgiordania occupata e con i leader israeliani.