Venerdì 26 Aprile 2024

"Extraterrestri? Russi e cinesi". Gli 007 Usa credono poco agli Ufo

Il Pentagono si mantiene ambiguo nel report che presenterà al Congresso. Nessuna prova sugli alieni

Un militare mostra rottami del velivolo non identificato schiantatosi a Roswell

Un militare mostra rottami del velivolo non identificato schiantatosi a Roswell

Ma allora gli Ufo esistono o no?

Il rapporto dei servizi segreti atteso dal Congresso per il prossimo 25 giugno dichiarerà, come anticipato dal New York Times, che gli oggetti volanti avvistati, e non identificati, non sono velivoli militari americani super tecnologici tenuti segreti. I 120 incontri ravvicinati di questi ultimi anni insomma sono esistiti, i top gun della Marina Usa non erano allucinati o ubriachi, ma gli avvistamenti rimangono ancora inspiegabili. La Russia e la Cina sembrano fare parte di una sezione segreta del dossier che non verrà resa pubblica, perché sia Mosca che Pechino in questi anni avrebbero investito moltissimo nella cosiddetta ricerca ipersonica e i loro risultati a scopo bellico, avrebbero potuto di gran lunga superare quelli dei ricercatori militari americani. In altre parole il mistero e forse la minaccia degli extraterrestri prosegue alimentando le speculazioni e le teorie complottiste più sofisticate.

Il Pentagono conferma di aver raccolto documentazione video foto e dati per oltre 13 anni attraverso la Unidentified Aerial Phenomena Task Force coordinata dal ministero della difesa e fortemente voluta dall’ex leader della maggioranza democratica al senato Harry Read alla fine del suo mandato. Nel 2014 e nel 2015 un paio di piloti a bordo di Super Hornet, sono quasi entrati in collisione a 30mila metri di quota con questi oggetti velocissimi e ad altissima capacità di movimento che apparivano e scomparivano senza la possibilità di essere intercettati. Le loro tracce erano rappresentate solo da video e foto sfumate perché scattate a velocità supersonica. I piloti insomma non hanno mentito, la documentazione è reale ma rimane inclassificabile. Tra poche settimane Joe Biden e Vladimir Putin si incontreranno a Ginevra per il loro primo summit.

Oltre agli hacker che colpiscono i sistemi informatici Usa e sconvolgono i programmi e la distribuzione delle grandi corporation americane per poi chiedere milioni di dollari di riscatto, non è escluso che una piccola parte della conversazione venga dedicata anche alla ricerca ipersonica alla quale i russi si sono molto dedicati in questi anni per la realizzazione di quelli che definiscono missili non intercettabili. In occasione del G20 italiano non è escluso che Biden ponga la stessa domanda anche al presidente cinese Xi Jinping che ha mandato alcune di queste armi ipersoniche a sfilare durante la parata militare. Non importa se il leader cinese appare molto infastidito dalla recente schermaglia diplomatica che la Casa Bianca ha lanciato contro Pechino sul rispetto dei diritti umani, da Hong Kong agli Uiguri, fino a Taiwan.

Ammettere che non si tratta di nuovi armamenti o superdroni prodotti segretamente in Usa per il Pentagono non vuol dire che la loro intercettazione non costituisca un pericolo minore per la sicurezza nazionale americana dal momento che secondo uno dei top gun che li ha intercettati li decrive come "enormi Tic Tac" ma delle dimensioni di un aereo commerciale che peraltro non sembrano spinti da alcun tipo di propulsore.

Sul tema è intervenuto anche l’ex presidente Barack Obama, che recentemente ha ammesso in una trasmissione televisiva: "Un fatto è certo: si aggirano in cielo oggetti, la cui esistenza è documentata, ma di cui ignoriamo la natura". Esagerato come sempre Donald Trump aveva annunciato poco prima di lasciare la Casa Bianca la formazione di una United States Space Force che però anche i russi avrebbero già. Biden fino ad ora si è limitato ad invitare le grandi potenze a "non militarizzare lo spazio" perché potrebbe avere conseguenze devastanti per tutti anche se gli Ufo non esistessero.