London Bridge is down, come funziona il protocollo per la morte della regina

I dettagli del piano, deciso negli anni '60, in caso di decesso. Ma prima si attiva 'Operation Unicorn' perché la sovrana è morta in Scozia

A Buckingham palace niente cambio della guardia oggi (Ansa)

A Buckingham palace niente cambio della guardia oggi (Ansa)

Londra, 8 settembre 2022  - "London Bridge is down" ('Il London Bridge è crollato' in italiano) è il messaggio in codice, nel caso di morte della regina Elisabetta II, che deve giungere subito al premier e ai principali ministri del governo. La parola d'ordine, scelta in onore della celebre filastrocca per bambini, è stata decisa negli anni '60, dopo l'ascesa di Elisabetta al trono (lo svelò il Guardian nel 2017), e darà il via a un piano, il "London Bridge", messo a punto per gestire il difficile trapasso della monarca (per Giorgio VI il piano fu "Hyde Park Corner", per la Regina Madre Elizabeth "Tay Bridge", poi usato anche per Lady Diana). In realtà, visto che la regina è deceduta al castello di Balmoral, in Scozia, a scattare è un altro piano specifico, il protocollo 'Operation Unicorn', anche questo svelato dalla stampa nel 2017.

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Nel protocollo sono indicati nel dettaglio le misure da mettere in atto dalla possibile malattia di Elisabetta fino alla fase terminale, quando è il medico personale ad avere accesso alla sua stanza per redigere i bollettini e tenere i contatti con l'esterno. Dopo reali e governo britannico, l'infausta notizia è stata diffusa dal Global Response Centre del Foreign Office ai 14 governi che riconoscono la regina come Capo di Stato,e di seguito ad altri 36 Paesi membri del Commonwealth.

Quando disse: "Nessuno vive per sempre"

La breaking news deve essere trasmessa all'agenzia Press Association, che la girerà a tutti i media globali (quindi la Bbc non avrà l'esclusiva del primo annuncio).  E in rispetto della tradizione, verrà appeso un dispaccio ai cancelli di Buckingham Palace da un servitore della Corona vestito a lutto.

I media britannici sono preparatissimi all'evento: da anni le tv fanno prove di trasmissione e hanno esperti della famiglia reale pronti a commentare il triste momento. I giornali hanno tutti pronti i cosidetti coccodrilli, mentre le radio commerciali hanno previsto luci speciali per avvisare il dj 'on air' della morte della sovrana. 

La salma

Tra i vari punti del protocollo, anche quello dell'esposizione della salma della regina. L'operazione "London Bridge" è stata pianificata da anni, con la morte della regina in Scozia si è partiti dal iano Unicorn. La bara della regina sarà quindi esposta a Edimburgo, prima di essere trasportata a Londra, dove sarà lasciata alcuni giorni all'omaggio del pubblico. Prima dei funerali di Stato a Westminster Abbey, probabilmente lunedì 19. Entro oggi arriveranno i complessi dettagli della coreografata regia dell'ultimo saluto alla sovrana, manca ancora il via libera definitivo di Re Carlo. 

Il feretro, attualmente nel castello di Balmoral, dovrebbe essere trasferito domenica dalla tenuta al Palazzo di Holyroodhouse, l'antica residenza dei re in Scozia: sarà trasportata lungo i circa 150 chilometri che separano il castello da Edimburgo, attraverso villaggi e città, un tragitto lungo il quale i cittadini potranno omaggiare la regina. Arrivata a Palazzo, la bara sarà posta nella sala del Trono. Quindi lunedì la salma arriverà alla cattedrale di St Giles, dove rimarrà per l'intera giornata. Martedì il trasferimento in aereo a Londra, dove sarà sistemata nella Sala del Trono di Buckingham Palace. Qui il personale e lo staff del palazzo potranno renderle omaggi. Il giorno dopo, ecco la processione da Buckingham Palace al Palazzo di Westminster; e quindi, da giovedì a domenica prossima, il feretro della regina resterà esposto per 23 ore al giorno al Palazzo di Westminster, nell'antica sala medioevale della Westminster Hall.