Gli ultimi giorni della regina raccontati da chi era con lei. I sorrisi poi il crollo

"Fragile ma dalla memoria prodigiosa". Quell'ultimo dono. L'arcivescovo di Canterbury: "Non aveva paura di morire"

Londra, 9 settembre 2022 - Ma che cosa sappiamo degli ultimi giorni della regina Elisabetta? La sovrana più longeva, morta a 96 anni giovedì 8 settembre nell'amato castello di Balmoral, in Scozia, il luogo che più di tutti le dava pace? Tra i visitatori delle ultime settimane, c'è una testimonianza speciale che fa luce sulle ultime ore della sovrana più amata. E ci porta idealmente in quelle stanze che hanno accompagnato i momenti più luminosi - e più critici - della sua vita. Come rivelato dalla stampa inglese, solo i figli Carlo - il re Carlo III - e Anna hanno fatto in tempo a salutarla prima che morisse.

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"Elisabetta non aveva paura di morire"

Mentre colpiscono le parole dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby che confida: "Elisabetta non aveva paura di morire". L'arcivescovo aveva incontrato la regina per l’ultima volta a giugno: “Sono venuto via pensando che c’è qualcuno che non ha paura della morte, ha speranza nel futuro, conosce la roccia su cui si trova e questo le dà forza”. Parlando con la Bbc, Welby ha aggiunto: “Sentivi di avere la storia davanti a te, ma era la storia con quei penetranti occhi blu che scintillavano, quel sorriso straordinario e il gusto di un commento secco rapido”. Secondo l’arcivescovo di Canterbury, l’atteggiamento della regina - che è capo della Chiesa anglicana - era: “Non si tratta di me, ma di ciò che sono stata chiamata... da Dio a fare”.

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"Sorrisi e memoria prodigiosa"

Ma è il racconto del reverendo Iain Greenshields, moderatore dell’assemblea generale della chiesa di Scozia, a fare luce sugli ultimi giorni della sovrana. Il reverendo ha trascorso l'ultimo fine settimana a Balmoral. Ha descritto la regina come una persona fragile sì ma piena di gioia, sorridente. Fragile ma vivace, brillante, dalla memoria prodigiosa. Una persona completamente a proprio agio nel castello che amava di più, il luogo delle vacanze con l'adorato Filippo. 

Greenshields ha cenato con lei sabato ed è tornato a pranzo domenica. Confida: "Una visita fantastica, la sua memoria era assolutamente incredibile. Sorrideva, l'ho trovata di ottimo umore".

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La fede della regina

Con la sovrana, racconta il reverendo, hanno parlato di tutto, anche di quanto sia stata importante la fede nella sua vita. Greenshields si è detto choccato dall'improvviso peggioramento delle condizioni di salute, fino alla morte. Perché ha ancora davanti a sé l'immagine di lei che parla del suo passato, di suo padre, di sua madre, del principe Filippo, dei cavalli, molto molto coinvolta in ciò che stava accadendo nella chiesa. Rispettosa di tutte le fedi.

L'ultimo dono

Poi il reverendo ha confidato un ricordo davvero speciale, la sovrana lo ha portato alla finestra, ad ammirare i giardini di Balmoral, mostrandoglieli con grande orgoglio e affetto. E in quel momento lui ha pensato che proprio lì 'The Queen' avrebbe voluto trascorrere i suoi ultimi giorni. Un pensiero sicuramente di conforto per tutta la famiglia reale.

Dopo essersi chiesto cosa portare in dono a chi ha tutto, il reverendo ha regalato alla regina Elisabetta una croce di legno. "Lei mi ha augurato tutto il meglio - svela -. Il suo lasciare la stanza con quella croce in mano sarà un ricordo che mi porterò dietro per sempre".

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