Operazione Unicorn: cosa cambia se la Regina Elisabetta muore in Scozia

Rimangono i 10 giorni di lutto nazionale, ma la bara dovrebbe comunque essere portata a Londra. C'è poi il piano per far salire al trono Carlo, il cosiddetto 'Spring Tide'

Buckingham Palace (Ansa)

Buckingham Palace (Ansa)

Londra, 8 settembre 2022 - La regina Elisabetta II è morta. Cosa succede ora? Se la sovrana fosse stata al Buckingham Palace si sarebbe attivata la cosiddetta operazione London Bridge, ma si trovava in Scozia, al castello di Balmoral. Ecco quindi che ad attivarsi è l'Operazione Unicorn, rivelata nel 2017, per indicare il protocollo.

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Tale procedura consiste nell'instaurazione del lutto nazionale per i 10 giorni, indicazione contenuta anche nell'operazione 'London Bridge'. Poi, secondo i dettagli emersi nel 2019 ma mai confermati ufficialmente, la salma dovrebbe venire esposta prima all'Holyrood Palace e poi alla Cattedrale di St Giles. Successivamente, la salma della regina dovrebbe comunque essere riportata a Londra. Quindi verrebbe caricata sul treno reale alla stazione di Waverley e quindi riportata alla capitale.

Il castello di Balmoral, tra l'altro, è la tenuta nell'Aberdeenshire dove attualmente risiede la regina. Ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di Sua Maestà.

Spring Tide: il piano per re Carlo

Una volta morta la regina, suo figlio Carlo salirà al trono. Esiste anche la cosiddetta operazione 'Spring Tide', marea di primavera, e consiste in piani messi a punto per farlo salire al trono. Il piano è estremamente dettagliato e comprende l'eventualità di disordini pubblici, se la bandiera non dovesse essere esposta a mezz'asta in segno di lutto entro dieci minuti dalla morte della sovrana o come gestire l'arrivo di potenziali turisti da tutto il mondo per assistere ai funerali. E ancora come gestire potenziali attacchi terroristici o potenziare il trasporto pubblico.

Spring Tide è diviso per giornate e affronta in dettaglio tutti i potenziali scenari dei giorni successivi alla dipartita della Regina. Il ministro della Difesa organizzerà il saluto ufficiale coi cannoni e saranno proclamati due minuti di silenzio in tutto il Paese per ricordare la sovrana, mentre Carlo verrà nominato Re immediatamente col nome di Carlo III anche se potrebbe decidere di adottare il suo secondo nome. In questo caso diventerebbe Giorgio VIII.