La regina Elisabetta con il marito Filippo, duca di Edimburgo (Ansa)
Londra, 8 settembre 2022 - "Nessuno di noi vive per sempre". Era il 1° novembre dell'anno scorso quando la regina Elisabetta pronunciava queste parole nel videomessaggio indirizzato alla Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. In quell'occasione la sovrana, morta oggi all'età di 96 anni, si rivolgeva ai leader della Terra riuniti a Glasgow perché si attivassero per politiche più sostenibili e a favore dell'ambiente.
"Per più di 70 anni ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere molti dei grandi leader mondiali, e forse sono arrivata a capire un po' cosa li ha resi speciali", disse allora nel suo intervento la sovrana. E ancora: "Ho tratto grande conforto e ispirazione dall'entusiasmo incessante di persone di tutte le età, specialmente i giovani, nel chiedere a tutti di fare la propria parte". "Nessuno di noi vive per sempre - volle però sottolineare invitando ad azioni concrete -. Ma lo stiamo facendo non per noi stessi, ma per i nostri figli e i figli dei nostri figli e per coloro che seguiranno le loro orme".
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Da parte sua Elisabetta II aveva da tempo preparato la sua successione e, negli ultimi mesi, è rimasta nelle retrovie, dando spazio al principe Carlo, erede al trono. Anche in occasione dei festeggiamenti del Giubileo di Platino (celebrato lo scorso giugno) si limitò ad apparire al balcone di Buckingham Palace, lasciando poi la scena al figlio e al nipote William. "Resto impegnata a servire" il Regno Unito e i suoi sudditi "al meglio delle mie capacità, sostenuta dalla mia famiglia", scrisse allora Elisabetta II ringraziando il Paese ma rammaricandosi di non aver potuto partecipare a tutti gli eventi del programma.
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