Sabato 27 Luglio 2024

Ekrem Imamoglu, chi è il sindaco (rieletto) di Istanbul e avversario di Erdogan

Musulmano ma membro di un partito laico, 52 anni, padre di tre figli. Personalità mediatica, si è affermato come "uomo del fare"

Istanbul, 1 aprile 2024 – Ekrem Imamoglu guida la carica dell'opposizione in Turchia. Il sindaco di Istanbul è stato rieletto con ampia maggioranza, spianandosi così la strada per una candidatura alla presidenza del paese nel 2028, da anni saldamente in mano a Recep Tayyip Erdogan. Ma chi è questo rampante e carismatico 52enne quasi sconosciuto fino a pochi anni fa a elettori e membri del Partito popolare repubblicano (Chp)?

Le origini e l’ascesa politica

Musulmano praticante ma membro di un partito laico, spostato e padre di tre figli, Imamoglu da ragazzo sognava una carriera da calciatore, prima di finire a lavorare nell'azienda edilizia di famiglia. Nato come Erdogan nella regione del Mar Nero, si è affermato sulla scena politica nel 2019 mettendo fine a 25 anni di dominio dell'attuale presidente e del suo Akp sulla più grande città turca.

Le origini e l'impresa edilizia di famiglia gli hanno permesso di affermarsi come "uomo del fare", tanto che uno dei punti di forza della sua campagna elettorale sono stati i numerosi cantieri aperti e opere inaugurate negli ultimi 5 anni. Personalità mediatica, gli piace arringare la folla con cui ha una grande capacità di sintonizzarsi. Ultimamente ha anche preso l'abitudine di togliersi giacca e cravatta e arrotolarsi le maniche, tra gli applausi dei cittadini che lo vedono come uno di loro.

Ekrem Imamoglu, 52 anni, è stato rieletto sindaco di Istanbul (Ansa)
Ekrem Imamoglu, 52 anni, è stato rieletto sindaco di Istanbul (Ansa)

La condanna

Ma la sua ascesa politica lo ha ha fatto anche finire nel mirino del potere: a fine 2022 è stato condannato a due anni e sette mesi di carcere per "insulti" ai membri di l'Alto comitato elettorale turco. Imamoglu ha presentato ricorso, ma più di questa sentenza, è stato il suo stesso partito e l'ex segretario e sfidante di Erdogan, Kemal Kilicdaroglu, a sbarrargli la strada alle presidenziali dello scorso anno.

Le contraddizioni

Sebbene sia nel 2019 che in queste ultime elezioni abbia ottenuto il voto di molti dei curdi di Istanbul, Imamoglu non sembra avere una predilezione per la più grande minoranza della Turchia ed evita di nominarli esplicitamente. Un errore che in passato il suo partito ha pagato a caro prezzo. Il partito filo-curdo Dem, che si è unito a lui nel 2019, lo ha criticato per il suo silenzio quando decine di suoi funzionari erano stati rimossi dall'incarico e incarcerati.

Allo stesso tempo non sono mancate le accuse di xenofobia quando, soprattutto nel 2019, la campagna di Imamoglu fu incentrata sulla "invasione dei profughi siriani" che metteva a repentaglio la secolarità della Turchia. Diversi esponenti del suo stesso partito, poi, lo hanno accusato di essere interessato più alla carriera e di essere proiettato verso la presidenza, a scapito degli elettori.

Verso le prossime presidenziali

Come detto, la poltrona di primo cittadino di Istanbul è il trampolino naturale per guidare il Paese. Lo sa bene Erdogan, che proprio da sindaco negli Anni '90 pose le basi per un'ascesa che lo ha visto diventare premier e poi presidente. Il salto dalla metropoli sul Bosforo alla presidenza turca trova riscontro anche nei numeri di una città che, con una popolazione di 16 milioni, conta più abitanti di 20 dei 27 Stati dell'Unione europea. Bisognerà comunque vedere se il suo prossimo avversario alle presidenziali del 2028 sarà ancora Erdogan, che però ha già fatto capire di non volersi ripresentare.